Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Gli schiaffi del Presidente

Scif, sciaf, scif, sciaf, scif, sciaf… e giù applausi.

Lui li schiaffeggia come un padre giusto e severo e loro, monellacci inguaribili (e spesso inguardabili e inascoltabili), lo applaudono, lo applaudono, lo applaudono. I cretini.

Lui gli dice di non autoassolversi, e loro applaudono, applaudono, applaudono, come se il Presidente parlasse di altri, e non di loro, i cretini.

Frustate e schiaffi sonori. Evviva!

Il Presidente dice:

Imperdonabile resta la mancata riforma della legge elettorale, la mancata revisione di quella legge ha prodotto una gara accanita per la conquista, sul filo del rasoio, di quell’abnorme premio, il cui vincitore ha finito per non riuscire a governare“. E anche: “Non meno imperdonabile resta il nulla di fatto in materia di sia pur limitate e mirate riforme della seconda parte della Costituzione, faticosamente concordate e poi affossate, e peraltro mai giunte a infrangere il tabù del bicameralismo paritario… Le forze rappresentate in Parlamento, senza alcuna eccezione, debbono comunque dare ora il loro apporto alle decisioni da prendere per il rinnovamento del Paese. Senza temere di convergere sulle soluzioni… Occorre un’apertura nuova, un nuovo slancio nella società, occorre un colpo di reni… alla richiesta di riforme e di rinnovamento non si sono date soluzioni soddisfacenti: hanno finito per prevalere contrapposizioni, lentezze, esitazioni circa le scelte da compiere, calcoli di convenienza, tatticismi e strumentalismi. Convenienze, tatticismi e strumentalismi, ecco che cosa ha condannato alla sterilità o ad esiti minimalistici i confronti tra le forze politiche e i dibattiti in Parlamento“.

Basta? No, Napolitano afferma con forza che i partiti in concorrenza (PD e PdL, ma di più il PD) devono smetterla di ritenere orrendo collaborare, perché ciò in una situazione come l’attuale è semplicemente ragionevole, come mostrano esempi autorevoli in altre nazioni (Germania, Olanda…). E fa capire che, se ora i partiti non seguiranno le sue indicazioni, lo dirà chiaramente agli Italiani e li manderà tutti a casa, gli applaudenti scriteriati.

Sento per radio che già qualche autorevole onorevole (fo per dir) come la Bindi e la Puppato (chi?), o tale Orfini (chi?) non sono d’accordo su un Governo di collaborazione, e così via.

Lo Spirito Santo è ancora a Roma, oltre che in tutto il cosmo creato, e resterà fino a spazzar via la zavorra che resta.

Si è distratto un po’ solo qui da noi, ché aveva troppo da fare a Roma. Infatti chi ha vinto ha avuto il 16% dei voti possibili, mentre metà degli elettori è rimasta a casa. Voti in proporzione alla statura.

Ben gli sta però anche a chi ha perso, ché ha perso di vista il reale.

Il tempo medicherà le ferite.

 

…ultim’ora: 24.04.2013 – Incaricato quel brav’uomo, competente e perbene di Enrico Letta. Gli auguro di riuscire nell’impresa.

Penosi i distinguo di Bindi e Serracchiani, arroganti e fasulle, staccate dal reale, forse perdute in una second life, poverine, della stessa cifra di tal Fabrizio Barca, e più o meno anche di Vendola. Costui, personaggio dall’incontrollata fisiognomica, noioso anzichenò e inculto, dietro la vis falsorettorica trombonesca, si dedica a scontate prevedibilissime esternazioni (questa volta ha paragonato il suo antiberlusconismo all’antifascismo, ma va là macaco!).

Lo Spirito continua la sua opera tra omuncoli e donnucole, e tra uomini e donne.

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