Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Una asimmetria inutile e, ciò che per me è ancor peggio, noiosa, quella tra Meloni e Schlein

Si comprendono i ruoli diversi e per certi aspetti opposti, quello di governo (Meloni) e quello di opposizione (Schlein), ma trovo inutilmente retorici, e per me molto noiosi, gli aspetti oppositivi della loro trombonesca narrazione, rispettivamente, quella di difesa della “Nazione Italiana”, laddove l’uso del lemma “Nazione” è a volte sostitutivo del più generico, di derivazione anglo (country) – germanica (land) “Paese”, o dell’istituzionale “Repubblica”, oppure dello storico-romantico “Patria”, e quella dei “diritti”, dove ogni desiderio diventa diritto, anche quando…

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Nonostante la guerra di aggressione della Federazione Russa all’Ucraina (circa la quale l’Occidente, USA in testa, non ha fatto molto per evitarla, forse il contrario), nonostante le guerre interne mosse negli ultimi trent’anni da chi li governa (Georgia, Cecenia, etc.), e la partecipazione a quelle esterne, magari per interposti eserciti regolari o di mercenari (Siria, Libia, etc.) i Russi ci vogliono molto bene, ammirano e amano l’Italia… Perché?

Ho constatato e appurato in molti modi, o documentandomi direttamente, o per comunicazione di notizia da parte di terzi affidabili, o per evidenza (filosoficamente, queste sono le varie modalità di accedere alla verità di cose e fatti) avuta da una mia “storica” visita in Unione Sovietica (precisamente nella Russia Europea, e tale sintagma non è contraddittorio, perché la parte della Russia che va dal confine polacco, ucraino e dei Paesi baltici fino ai Monti Urali è Europa per vicende storico-politiche…

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“Una ragione di più” (per pensare criticamente e per agire dopo avere pensato). Proviamo a riflettere, ad esempio, sulle due guerre principali oggi in corso, in Ucraina e nel Vicino (non Medio!) Oriente

Mino Reitano è stato un cantante generoso e popolare. Non è stato la “passione dei palati fini” che amano piuttosto il cantatutorato alla De André, De Gregori, Paoli, Conte, Fossati, Vecchioni, Endrigo, Guccini, diversissimi tra loro, ma egualmente raffinati e profondi nei testi e nelle coinvolgenti melodie. Reitano non lo era in quei modi, ma era anche profondo, a modo suo. A un certo punto Reitano, già avanti nella sua carriera, ha scritto una canzone meravigliosa, Una ragione di…

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Stanislaw… Pavle… Jana… David… Walter… Bronislaw… Samuel… Jacques… Lotte… Anna… Konrad… Pierre…

Una voce pacata e grave pronunzia i nomi di chi è stato ucciso dal sistema “industriale” di morte, offerta a chi percorre il sottopassaggio che conduce al “Campo”. (Rudolf Hoess prima dell’impiccagione) Sono i nomi dei morti ad Oswiecim, ammazzati in qualche modo, in un crescendo spaventoso di crudeltà. A Cracovia per varie ragioni, sono riuscito a recarmi ad Auschwitz per affrontare le immagini e l’ambiente di quello che nel lustro 1940-1945 i nazisti fecero all’uomo. Homines sapientes contra homine…

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L’emotivismo è una dimensione psicologica e morale della persona, mentre invece l’emozionismo o emozionalismo sono vizi dell’anima. Se ciò è vero occorre moderare le emozioni per conciliare le emozioni stesse, i desideri, le pulsioni, con la ragione e con la logica argomentativa. Se si cede all’emozionismo si cede all’incapacità di ragionare e in politica, ad esempio, vince, non l’etica politica, ma l’ideologismo, che non riflette sui fatti reali, ma si basa sulla militanza che è costituzionalmente incapace di giudicare i fatti

“Emozioniamoci!” (sempre, comunque e dovunque)… potrebbe essere uno slogan dei tempi nostri. (emoji) L’emotivismo è una dimensione psicologica e morale della persona, mentre invece l’emozionismo o emozionalismo sono vizi dell’anima. Se ciò è vero occorre moderare le emozioni per conciliare le emozioni stesse, che gli autori classici definivano moti primi-primi, i desideri, le pulsioni, con la ragione e con la logica argomentativa. Ripeto il titolo per introdurre il seguito. Le emozioni rappresentano una parte fondamentale dell’esperienza psicologica e morale dell’uomo: essi sono…

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Il tromboncino e la bellona

Ogni tanto bisogna accettare il “faceto”, siccome ci si interessa quasi sempre del “serio”. I classici greci e latini (a partire dai grandi Aristofane e Plauto, fino alla raccolta di barzellette chiamata Philogelos), prima ancora degli umoristi medievali (ad e. Giovanni Boccaccio e Franco Sacchetti) e moderni del ‘600 à la Rabelais, ci insegnano come l’umorismo sia necessario alla vita spirituale quanto le più seriose riflessioni filosofiche. Quando Oliver Hardy (Ollio), oltremodo stupito della stupidità del suo sodale…

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Gli “omini verdi” sono già qui (da chissà quanto tempo)

Roskwell area 51, New Mexico. Da oltre settant’anni la NASA o la CIA, o che altri ci nascondono gli “omini verdi”, cioè i “marziani” o altre creature extraterrestri, di cui nulla si deve dire di preciso, per non spaventare l’opinione pubblica. nei racconti e nei cartoni gli extraterrestri sono sempre stati rappresentati come omini verdi. Con caso Roswell, o anche incidente di Roswell (Roswell incident) si fa riferimento all’episodio avvenuto nell’omonima località degli Stati Uniti d’America il 2 luglio 1947, quando un pallone sonda di…

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Chi tra le persone che fanno politica ai nostri giorni è dotato di “gravitas”, l’antica virtù latina che significa “misura” e “compostezza”? Una virtù di cui erano provvisti politici come Palmiro Togliatti e Alcide De Gasperi. Caro lettore, forse che individui questa virtù in qualche politico odierno? (domanda retorica, ahimè!) E che diciamo della dignitas e della veritas? Sono virtù diffuse o no?

La gravitas (in particolare: dignità, serietà e dovere) è una delle più antiche virtù romane che la società prevedeva fosse in possesso degli uomini, insieme con Severitas, Veritas e Virtus. Severità, Verità e Virtù. Nientemeno. (l’Imperatore Cesare “Ottaviano” Augusto) Il termine gravitas non deve essere confuso con “gravità” inteso come importanza in negativo, anche se i due termini hanno una comune etimologia: entrambi derivano infatti dal termine latino “gravis” indicante pesantezza. L’immagine iconica dell’imperatore Augusto rappresenta assai bene questa gravitas. Proviamo ad analizzare le posture e i linguaggi…

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Che uomo è Armand (Mondo) Duplantis?

Alto (pochino, solo 181 cm.) e pesante (pochino, solo 77 kg.) esattamente come me, adesso che sono calato dopo il tumore, perché alcune vertebre si sono compattate. (Armand Duplantis) Non muscolatissimo come invece sono i velocisti americani o i ciclisti dello sprint su pista olandesi, oppure i decatleti, che fanno ottimamente dieci discipline dell’atletica leggera. Ovvero i body builder, i culturisti, che però a volte sono più apparenza che sostanza muscolare con masse gonfiate dagli steroidi. Infatti, non è vero…

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Le “MACRONIADI”. Avverto il mio gentil lettore che questo è un pezzo abbastanza malmostoso, per cui può anche evitare di leggerlo. Sono state “Macroniadi”, più che Olimpiadi, peccato per la Senna, fiume inadatto che secondo Macron, la sindaca Hidalgo e c. avrebbe dovuto ospitare gare regolari. E allora: “grandeur” o “méchanceté” (modestia, meschinità…) in questa Francia olimpica? E infine: è possibile che ogni cinque parole i commentatori non riescano a dire che “emozioni, sei emozionato/ a, emozione totale, andiamo a emozionarci”, etc., solo e solamente “emozioni”? Sì, è possibile, perché un lessico assai impoverito e la cultura media delle persone ha oramai introiettato che “tutto è emozione”, MA NON E’ VERO!!! C’è anche il PENSIERO, la RIFLESSIONE, l’INTELLIGENZA, la RAGIONE, l’UOMO e la DONNA TOTALI, che NON SONO SOLO EMOZIONI, parbleu! Un tanto non solo per l’autorità di ARISTOTELE, di EPITTETO, maestro stoico, di KANT, ma anche perché ne è è convinta un’eroina della vittoria nel volley donne, CATERINA BOSETTI, la quale ha affermato coram populo: “CE L’ABBIAMO FATTA PERCHE’ ABBIAMO ZITTITO LE NOSTRE EMOZIONI”, ecco, vivaddio!!!

Olimpiadi perse dall’Italia per la dabbenaggine grillina, perché si sarebbero potute tenere a Roma. Ho iniziato a scrivere il testo all’inizio dei Giochi, ma lo completerò (lo ho completato), ovviamente, e lo pubblicherò (lo ho pubblicato) ad Olimpiadi ultimate, lo dico subito, con sentimenti misti tra rabbia, delusione ed entusiasmo per gli Italiani e le Italiane combattenti, e anche per l’insieme di fatti che hanno costituito i Giochi Olimpici di Parigi del 2024. E ancora di più per l’organizzazione e…

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