Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Una domanda, compagno Fratojanni: se l’onorevole Salis, sfondando la porta, venisse a impadronirsi a nome di terzi bisognosi, di casa sua, onorevole deputato, lei cosa direbbe, cosa farebbe? Ebbene, le case milanesi di cui si parla appartengono a privati cittadini… stiamo forse abolendo la proprietà privata che, lo so dalla teologia e dalla filosofia morale classiche, non è un “assoluto” etico-giuridico (io lo saprei argomentare dialetticamente… e lei? e l’onorevole Salis? Dubito fortemente, ascoltandovi), ma comunque non può essere messa in discussione da un’iniziativa privata come è un’occupazione abusiva. O no? E, guardi, io ho una sensibilità non inferiore alla sua per i senza tetto, stia tranquillo. Potrei aggiungere qualcosa di biografico, ma non lo faccio

Articolo 42 della Costituzione della Repubblica Italiana La proprietà è pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, ad enti o a privati. (Tommaso d’Aquino) La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti [cfr. artt. 44, 47 c. 2. La proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata…

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Bradicardia, o dell’uomo telematico, in stanza con un Tuareg del Friuli

Vedere casa nel pomeridiano caldo quasi agostano mi consola. (Santa Maria degli Angeli – Pordenone) Ritorno da una tre giorni inaspettata all’ospedale grande della Destra Tagliamento, da Pordenone, che – da friulano delle Terre di Mezzo – mi è più simpatica di Udine, da sempre, perché è contaminata da una cultura “venetese” più spigliata rispetto a una certa cupezza friulana o al brutto “venetico” parlato in Udine centro dalla borghesia professionale e compradora. Ora sono un uomo telematico, perché la…

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Intelligenza, cultura, scolarizzazione: interdipendenza, circolo virtuoso… o non c’entrano nulla l’una con l’altra?

La dico semplicemente: l’intelligenza, come dice la parola stessa (in latino intus-legere), è la capacità umana (innanzi tutto) di “leggere-dentro” e in profondità le cose del mondo e le vite degli esseri umani. Certamente vi è una letteratura e una bibliografia pressoché infinita che parla dell’intelligenza; vi sono in tema cospicui trattati di filosofi come Aristotele, Locke, Hume, etc, di psicologi contemporanei come Carl G. Jung e Steven Pinker, tra molti altri. Vi sono, da un lato, scuole di pensiero…

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Leone XIII: Rerum Novarum

riflessioni filosofiche, teologiche, pastorali (a cura del Dottor Pierangelo D’Andrea, mio valoroso studente) (Pubblico con grande piacere in questa sede questo originale saggio di Pierangelo, che ho avuto modo di conoscere e di apprezzare nell’ambito formativo dell’I.S.R.R., di Udine, Gorizia e Trieste, afferente alla Facoltà Teologica delle Venezie. Pierangelo, consapevole del momento di drammatica incultura, se non di analfebetizzazione che stiamo attualmente vivendo, mi ha offerto questo prezioso contributo, a commento della fondamentale enciclica di Papa Leone XIII, che…

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L’educazione e l’eleganza, dai tempi di Petronio Arbitro ai nostri

Più o meno tutti sanno che cosa siano l’educazione e l’eleganza, almeno nel significato corrente. L’educazione è la virtù del buon comportamento verso gli altri, una manifestazione di rispetto e di riconoscimento dell’altra persona, certamente, è così; l’eleganza è la manifestazione di uno stile esteticamente gradevole nel vestire, nel gestire e nelle posture. E anche nelle espressioni. E’ un muoversi, un vestire e un parlare bene. (Gaius Petronius Arbiter) Tutto qui? Domanda retorica: evidentemente, no! Etimologicamente “educazione” è un deverbale…

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“Fight, fight, fight”: il sangue, Dio, il pugno chiuso e l’America, una metafisica del male che può farsi o si fa (Dio non voglia) tragedia

Trump “The Donald” non è un’educanda e ora, dopo l’attentato, è quasi un eroe. Domando subito brutalmente: che forse Trump sia stato vittima di una forma di violenza anche da lui stesso alimentata con un linguaggio che usa da oltre un decennio e con i fatti del 6 gennaio 2021, quando fomentò l’assalto a Capitol Hill? A me pare di sì, ma non solamente, perché l’America è un luogo, un soggetto socio-politico molto più complicato, per cui lo sono…

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La marchesa Cristina Trivulzio di Belgiojoso, una patriota vera, esempio di buona militanza politica

Si legge sul web che Cristina Trivulzio di Belgiojoso, nobildonna nata a Milano nel 1808 ivi morta nel 1871, è stata una patriota, giornalista e scrittrice, e che partecipò attivamente al Risorgimento. Editò giornali rivoluzionari, mentre molte sue opere sono incentrate sugli anni della Prima Guerra di Indipendenza. Ne parlo perché mi sembra una figura interessante di donna collocata in un periodo nel quale le donne, o erano al lavoro in focolari più o meno ricchi, e soprattutto poveri, mentre…

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I “Ritornanti”

“…i Valdesi, incalzati dalle truppe francesi e piemontesi, in territorio di Exilles, scesero dal Colletto dei Quattro Denti verso Eclause e da qui a Salbertrand. Il ponte sulla Dora Riparia, unico accesso allo spartiacque con la Val Chisone, era presidiato dall’esercito francese. Durante la notte i valdesi sferrarono un disperato attacco con una carica all’arma bianca. Le grida dei più audaci “Coraggio, coraggio, il ponte è conquistato!” infervorarono gli uomini che si avventarono sul ponte e riuscirono ad espugnarlo, riscuotendo…

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Finalmente lo hanno arrestato! Il signor Antonello Lovato, quello che ha abbandonato Satman Singh senza un braccio messo in una scatola, è stato arrestato per omicidio… TURPITUDINI, CRUDELTA’, STUPIDITA’, FOLLIA: 1) Alessia Pifferi abbandona la figlioletta di diciotto mesi che muore di sete e di fame per andare a trovare il “fidanzato”, e 2) una quarantottenne, Antonella qualcosa, abbandona la madre di ottantaquattro anni, non autosufficiente, che muore di stenti, 3) un padrone di terre in quel di Latina, tale Antonello Lovato, lascia un dipendente indiano assunto “a nero”, Satman Singh, col braccio tranciato da una macchina operatrice davanti a casa, non in ospedale, e quest’uomo, migrante trentunenne, con famiglia, muore dissanguato: INDIFFERENTI. Pazze, pazzo, stupide, stupido, tutti e tre crudeli, criminali? TURPI! Quanti/ quante indifferenti ve ne sono in giro? Voglio dire: quante persone indifferenti a ciò che accade nel mondo, a chi non ha più casa, a chi soffre per le guerre, a chi deve fuggire, perché dove si trova non c’è futuro? Le tre persone citate sopra sono solo la punta dell’iceberg dell’indifferenza, come vizio orribile del nostro tempo?

Nel titolo parole forti, fortissime, di indicibile rabbia personale. Mia. Nel 1929 Alberto Pincherle, cioè Moravia, pubblicò “Gli indifferenti”, un romanzo per quei tempi emblematico, anche se non compreso, visti i tempi. Ciò nonostante la lettura di quelle pagine sarebbe salutare anche ai nostri tempi. Moravia spiega in questo modo le ragioni della sua opera: “Essendo (io, ndr) nato e facendo parte di una società borghese ed essendo allora borghese io stesso, Gli indifferenti furono tutt’al più un modo…

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Frasche, private, osmizze: una tradizione di vita e di frontiera  

(Pubblico in bella vista questo scritto del mio amico Romeo che parla della Terra di Confine, di luoghi di ristoro, di vini e vivande semplici, che in America si sognano, e noi viviamo, se solo ci spostiamo verso il confine Orientale dove spira, se stiamo attenti, il vento sarmatico.) Una frasca in bella vista, davanti a una porta di casa, lungo la strada o presso un bivio: un richiamo rustico durante la breve stagione di vendita del vino padronale,…

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