Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Una asimmetria inutile e, ciò che per me è ancor peggio, noiosa, quella tra Meloni e Schlein

Si comprendono i ruoli diversi e per certi aspetti opposti, quello di governo (Meloni) e quello di opposizione (Schlein), ma trovo inutilmente retorici, e per me molto noiosi, gli aspetti oppositivi della loro trombonesca narrazione, rispettivamente, quella di difesa della “Nazione Italiana”, laddove l’uso del lemma “Nazione” è a volte sostitutivo del più generico, di derivazione anglo (country) – germanica (land) “Paese”, o dell’istituzionale “Repubblica”, oppure dello storico-romantico “Patria”, e quella dei “diritti”, dove ogni desiderio diventa diritto, anche quando…

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Dai clown che si esibiscono sul “pratone” di Pontida, agli intellettuali che non conoscono etimologia e semantica delle parole utilizzate in pubblico. Esempio: la definizione di “nazisti” (Ugo Mattei all’Aria che tira sul canale “7” nella trasmissione del 7 ottobre 2024) degli Israeliani che si difendono attaccando, dopo essere stati aggrediti brutalmente. Il 7 ottobre 2023 è già una data che non dimenticheremo, come non dimenticheremo l’11 settembre 2001 e, andando a ritroso, il 9 novembre 1989, il 1 settembre 1939, il 24 maggio 1915 e l’8 settembre 1943 (per noi Italiani), etc.

Oltre all’ospite-ospitante Salvini, l’ungherese Viktor Orban è l’unico degli ospiti della Lega a Pontida, che governa, mentre tutti gli altri, presenti in corpo (l’olandese Wilders) o in anima (Marine Le Pen), pur avendo ottenuto un risultato buono alle ultime Elezioni europee, “non toccano palla”, cioè non governano. (Steve Bannon) Fanno parte tutti del “partito trumpiano mondiale”, che si “attacca” fervorosamente – da tempo – ai valenki di Vladimir Vladimirovic Putin. Ne vedremo gli sviluppi dopo il 5 novembre p.v. (data…

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Vibrazioni di assoluto, o dell’armonia

Le Corbusier, architetto francese, pseudonimo di Charles-Édouard Jeanneret-Gris mi ispira la riflessione odierna. (l’arch. Le Corbusier) «Occhi che non vedono. Se si dimentica per un istante che un piroscafo è uno strumento di trasporto e lo si guarda con occhi nuovi, ci si sentirà di fronte a una manifestazione importante di temerarietà, di disciplina, di armonia, di bellezza calma, nervosa e forte, un architetto serio che guardi da architetto (creatore di organismi) troverà in un piroscafo la liberazione da schiavitù secolari…

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“Una ragione di più” (per pensare criticamente e per agire dopo avere pensato). Proviamo a riflettere, ad esempio, sulle due guerre principali oggi in corso, in Ucraina e nel Vicino (non Medio!) Oriente

Mino Reitano è stato un cantante generoso e popolare. Non è stato la “passione dei palati fini” che amano piuttosto il cantatutorato alla De André, De Gregori, Paoli, Conte, Fossati, Vecchioni, Endrigo, Guccini, diversissimi tra loro, ma egualmente raffinati e profondi nei testi e nelle coinvolgenti melodie. Reitano non lo era in quei modi, ma era anche profondo, a modo suo. A un certo punto Reitano, già avanti nella sua carriera, ha scritto una canzone meravigliosa, Una ragione di…

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Il “sacro dovere di difendere la Patria” è bello come perdersi nel silenzio di una notte d’estate o di primo autunno. Ma che significa? …che la patria è la tua vita, la tua terra, i tuoi affetti, il tuo lavoro, il tuo respiro, il tuo tempo, perfino il tuo dolore… non è una “vis” retorica inutile e noiosa. E’ i colori iridescenti dell’arcobaleno, cioè il Tutto che Dio ti dà, se ci credi, altrimenti è lo stesso

L’art. 52 della Costituzione della Repubblica Italiana del 1948 recita: “La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino. Il servizio militare è obbligatorio nei limiti e modi stabiliti dalla legge. Il suo adempimento non pregiudica la posizione di lavoro del cittadino, né l’esercizio dei diritti politici. L’ordinamento delle Forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica.” (simbolo della Patria Italia) Sappiamo che l’obbligatorietà del servizio militare non è stata abolita, perché nel caso sarebbe stato indispensabile constatarne l’incostituzionalità,…

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L’emotivismo è una dimensione psicologica e morale della persona, mentre invece l’emozionismo o emozionalismo sono vizi dell’anima. Se ciò è vero occorre moderare le emozioni per conciliare le emozioni stesse, i desideri, le pulsioni, con la ragione e con la logica argomentativa. Se si cede all’emozionismo si cede all’incapacità di ragionare e in politica, ad esempio, vince, non l’etica politica, ma l’ideologismo, che non riflette sui fatti reali, ma si basa sulla militanza che è costituzionalmente incapace di giudicare i fatti

“Emozioniamoci!” (sempre, comunque e dovunque)… potrebbe essere uno slogan dei tempi nostri. (emoji) L’emotivismo è una dimensione psicologica e morale della persona, mentre invece l’emozionismo o emozionalismo sono vizi dell’anima. Se ciò è vero occorre moderare le emozioni per conciliare le emozioni stesse, che gli autori classici definivano moti primi-primi, i desideri, le pulsioni, con la ragione e con la logica argomentativa. Ripeto il titolo per introdurre il seguito. Le emozioni rappresentano una parte fondamentale dell’esperienza psicologica e morale dell’uomo: essi sono…

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Il tromboncino e la bellona

Ogni tanto bisogna accettare il “faceto”, siccome ci si interessa quasi sempre del “serio”. I classici greci e latini (a partire dai grandi Aristofane e Plauto, fino alla raccolta di barzellette chiamata Philogelos), prima ancora degli umoristi medievali (ad e. Giovanni Boccaccio e Franco Sacchetti) e moderni del ‘600 à la Rabelais, ci insegnano come l’umorismo sia necessario alla vita spirituale quanto le più seriose riflessioni filosofiche. Quando Oliver Hardy (Ollio), oltremodo stupito della stupidità del suo sodale…

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Chi tra le persone che fanno politica ai nostri giorni è dotato di “gravitas”, l’antica virtù latina che significa “misura” e “compostezza”? Una virtù di cui erano provvisti politici come Palmiro Togliatti e Alcide De Gasperi. Caro lettore, forse che individui questa virtù in qualche politico odierno? (domanda retorica, ahimè!) E che diciamo della dignitas e della veritas? Sono virtù diffuse o no?

La gravitas (in particolare: dignità, serietà e dovere) è una delle più antiche virtù romane che la società prevedeva fosse in possesso degli uomini, insieme con Severitas, Veritas e Virtus. Severità, Verità e Virtù. Nientemeno. (l’Imperatore Cesare “Ottaviano” Augusto) Il termine gravitas non deve essere confuso con “gravità” inteso come importanza in negativo, anche se i due termini hanno una comune etimologia: entrambi derivano infatti dal termine latino “gravis” indicante pesantezza. L’immagine iconica dell’imperatore Augusto rappresenta assai bene questa gravitas. Proviamo ad analizzare le posture e i linguaggi…

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“Io non so che cosa ha detto, ma non mi interessa”, ha risposto Myriam Fatime Sylla a chi gli ha chiesto un parere sull’ennesima insensatezza uscita dalla bocca di Roberto Vannacci

Un’Italia multietnica, giovane, donna e vincente, è quella uscita dalle Olimpiadi 2024 di Parigi, su cui ho scritto abbastanza, di mente e di bile. Ora cambio registro, senza dimenticare, però, la mente raziocinante e la bile fluorescente, che si attiva quando intercetto la stupidità malvagia o la malvagità stupida, un quasi poetico chiasmo. So che quelli che definiamo “cattivi”, non nel senso etimologico per cui sarebbero semplicemente dei “catturati” (cf. l’aggettivo participiale latino “captus”, cioè catturato), dei prigionieri di qualcosa…

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Che uomo è Armand (Mondo) Duplantis?

Alto (pochino, solo 181 cm.) e pesante (pochino, solo 77 kg.) esattamente come me, adesso che sono calato dopo il tumore, perché alcune vertebre si sono compattate. (Armand Duplantis) Non muscolatissimo come invece sono i velocisti americani o i ciclisti dello sprint su pista olandesi, oppure i decatleti, che fanno ottimamente dieci discipline dell’atletica leggera. Ovvero i body builder, i culturisti, che però a volte sono più apparenza che sostanza muscolare con masse gonfiate dagli steroidi. Infatti, non è vero…

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