Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Intelligenza, cultura, scolarizzazione: interdipendenza, circolo virtuoso… o non c’entrano nulla l’una con l’altra?

La dico semplicemente: l’intelligenza, come dice la parola stessa (in latino intus-legere), è la capacità umana (innanzi tutto) di “leggere-dentro” e in profondità le cose del mondo e le vite degli esseri umani. Certamente vi è una letteratura e una bibliografia pressoché infinita che parla dell’intelligenza; vi sono in tema cospicui trattati di filosofi come Aristotele, Locke, Hume, etc, di psicologi contemporanei come Carl G. Jung e Steven Pinker, tra molti altri. Vi sono, da un lato, scuole di pensiero…

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Esiste l’amore puro? se sì… che cosa è?

Potrei cavarmela rispondendo alla domanda del titolo con una citazione antica, greco-latina, paleo-cristiana, in buon latino stoico à là Seneca, oppure in evangelico agostiniano: l’amore-puro-è- l’amor benevolentiae, cioè l’amore che-vuol-bene-all’altro in modo disinteressato, senza attesa di gesti o di sentimenti di gratitudine. Detta così sembra semplice: tu ami una persona e basta. Non procedi oltre. Non ti aspetti nulla. Il tuo sentimento procede unilateralmente verso l’altro e lì sta, come il de-stino, costituendo la struttura-della-relazione, dal tuo punto di vista,…

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Del “vuoto” e/o del “nulla”, del “parkour” metropolitano, come esercizio-limite, e della “Sequenza di Fibonacci” (forse che c’entrano tra loro questi tre “oggetti concettuali”? e se sì, in quale modo?)

Più di trecent’anni fa, Evangelista Torricelli prima e Blaise Pascal successivamente, hanno mostrato l’esistenza del vuoto pneumatico nella fisica dei corpi, mentre gli antichi filosofi epistemologi, più o meno fino agli esperimenti dei due sopra citati, credevano e insegnavano che una sostanza, l’etere, pervadesse il vuoto, mentre invece l’etere non esiste, come si è capito dopo. Tant’è che si definisce “etereo” un qualcosa di estremamente sfuggente, vago, vacuo (vacuum, cioè vuoto). La fisica contemporanea delle particelle, da Einstein e Heinsenberg…

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Il “gender”, o della morte di qualsivoglia antropologia filosofica (di ogni genere e specie, di ogni tempo e luogo), a meno che non si voglia considerare il “gender” stesso una filosofia degna del nobilissimo nome di questo sapere

Ho già più volte trattato in questa sede l’argomento del titolo, ma lo riprendo, perché mi sembra utile e perfin necessario combattere, nel mio piccolo, la buona battaglia del chiarimento filosofico-concettuale, etico e politico che il tema comporta. Potrei anche mettere la copula “é” nel titolo e chiuderla lì, perché, ne sono convinto, la teoria e la prassi del gender è proprio la morte filosofica e pratica di qualsiasi antropologia, anzi, anche di qualsivoglia filosofia seria. Il concetto di…

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Giulia non sarà l’ultima…, ma la Libertà di scelta su di sé della Donna di ogni età e di ogni condizione personale è Sacra, Santo Dio!… e solo una piccola osservazione, donne: magari, quando manifestate sacrosantemente per la vostra libertà, evitate di portare le bandiere della Palestina, oppure portate anche quella di Israele, dell’Iran, dell’Arabia Saudita, dell’India, del Pakistan, delle nazioni africane sub-sahariane, etc., dove le donne stanno infinitamente peggio che in Italia. O no?

Giulia non sarà l’ultima uccisa (da un uomo maschio chiunque questi sia, spesso tra vicini o ex). E infatti, mentre ancora devono tenersi i funerali accadono altre aggressioni o uccisioni di donne! Mi scuso con il mio lettor gentile per questo titolo che nella prima parte è politicamente scorrettissimo, e può essere anche ritenuto male augurante. NO!!! E’ solo maledettamente e crudamente realistico. Mi assumo il terribile compito di dire che Giulia non-sarà-l’ultima (non lo è stata). Torno…

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Ethel e Fred: la memoria a breve andata per una meningite, e la moglie ogni mattina deve ricordargli che lui è lui e che lei è sua moglie e che si amano

Ethel e Fred, lei poco meno di sessant’anni, lui poco più, sono sposati da trentacinque anni e vivono in una bella casa, non in un caravan o in una casa mobile, come tanti in America, dove lo spirito della grande frontiera aggiunta alla povertà spesso inducono molte persone a viaggiare nella grande Nazione e tra gli Stati in cerca di miglior fortuna. Vivono in una cittadina del Maine, sulla East Coast. La casa si trova in uno di quei…

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Per i pensatori classici la “volontà” umana è una delle due facoltà che muovono l’agire libero dell’uomo stesso, assieme con l'”intelletto”; per Lutero e Spinoza è “sottoposta” a un determinismo radicale, mentre per Arthur Schopenhauer essa è lo stesso “essere-del-mondo-e-dell’uomo”, come una sorta di “metafisica” anti-metafisica; altre posizioni nel testo, fino ai cluster delle psicologie cliniche che trattano del libero arbitrio (libertà/ volontà) e dei suoi limiti

La volontà c’entra con tutta la vita dell’uomo, in qualsiasi modo la si intenda. La volontà è la facoltà propria di chi è intelligente, dicevano con semplicità, anche se con espressioni diverse, gli Scolastici, Tommaso d’Aquino, Alberto Magno, Giovanni Duns Scoto, Bonaventura da Bagnoregio e altri. Nella Tradizione classica platonico-aristotelica la volontà è intesa come facoltà dell’anima ben distinta dall’intelletto, con il quale opera in un continuo riferirsi reciproco, dove l’intelletto illumina le decisioni che la volontà assume, mentre…

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Intelligenza umana e intelligenza artificiale, tra ragionevolezza e “effetto wow”

Intellectus, ratio, noùs–phrònesis, intelletto, ragione, prudenza, modi diversi di descrivere le facoltà intellettive dell’uomo, in latino, in greco, in italiano. Termini, assieme a molti altri, collocati nella storia dell’uomo occidentale (tralascio quella dell’homo orientalis, per la quale non possiedo competenze specifiche). Proviamo a dirci brevemente che cosa intendiamo di solito per “intelligenza”. L’intelligenza è un insieme di facoltà mentali e psichiche le quali, tramite processi cognitivi come l’apprendimento, la riflessione e la comprensione, consentono di capire le cose e…

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JJ4, orsi, orse ed esseri umani. Bisogna stare attenti a non “antropomorfizzare” gli animali, siano pure “superiori” come l’orso

Qualche decennio, nel 1999, fa abbiamo reintrodotto gli orsi sulle Alpi in Trentino con il progetto Life Ursus, dopo che li avevamo sterminati circa un secolo fa. Come abbiamo fatto con i lupi. Mi sono chiesto come fosse stata preparata la reintroduzione e leggo/ ascolto molte voci, tra chi afferma che si era proceduto, prima con una ricerca scientifica a cura di illustri etologi e poi con una inchiesta tra circa un migliaio di abitanti che aveva dato esito favorevole,…

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Perché Edson Arantes do Nascimento è il più grande calciatore di ogni tempo

“Edson, Edson, vieni a casa, su“, gli gridò dalla soglia della povera casa di Bauru la mamma Celesta… e il piccolo Edson, nerissimo afroamericano, rispose “Sì, mamma, subito, finisco di pulire questa scarpa e vengo…” Dialogo immaginario, ma verisimile. Era il 1945 o il ’46. Accadeva in Brasile, nella favela confinante con la foresta. Bauru, così simile a Lanùs, dove nacque quindici anni dopo il mezzo guaranì per un quarto italiano (cosa che pochi sanno) Diego Armando Maradona. Perché…

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