Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Tramortito

Tramortito, tramortito sono rimasto stamani quando, viaggiando a radio accesa ho sentito un’intervista all’onorevole Pino Pisicchio, dico Pino Pisicchio, non so di quale gruppo parlamentare.

L’argomento concerneva il decisivo tema dei pagamenti alle imprese da parte della Pubblica Amministrazione, alias lo Stato.

Lavori fatti, lavori non pagati, costi sostenuti e non compensati con il bonifico delle fatture concordate ed emesse. Imprese che stanno boccheggiando da anni per mancati introiti.

Patto di stabilità che impedisce i pagamenti e bla bla.

Fatto sta che ieri Camera e Senato neoeletti hanno autorizzato il Governo ad emettere un provvedimento per l’immediato avvio almeno di parte dei pagamenti dovuti.

Ebbene, alla domanda del giornalista, l’ineffabile Pisicchio conferma con entusiasmo che sì, proprio ieri, si è deciso di sbloccare (e qui viene il bello, orrendo, idiota) “… gli aiuti, pardòn i pagamenti alle imprese” creditrici dello Stato.

Ma come, costui ha introiettato il concetto di “aiuti” in luogo di “pagamenti”? Gli è venuto da dire “aiuti”!

Una specie di riflesso condizionato, per cui se lo Stato versa denaro è solo per aiuti, non perché deve pagare il fornitore come qualsiasi committenti in un sistema economico liberaldemocratico?

Un neurolinguista ascoltando il Pisicchio avrebbe potuto dire “voce dal sen fuggita“, uno psicanalista freudiano forse altrettanto.

Vergogna.Vergogna. Vergogna.

E infine in serata, dopo aver saputo del desolante rinvio del decreto governativo (ma questi sono tecnici o manovali?) che avrebbe consentito di cominciare a pagare i debiti dello Stato verso le imprese, durante l’ultimo aggiornamento sulla triste politica nostrana, il colpo del ko me l’ha inferto dalla 7 l’ineffabile bella insopportabile maestrina prima della classe onorevole Alessandra Moretti del PD. Sempre la solita sindrome di superiorità nei toni e una evidente insopportazione corporea per le opinioni altrui. Stiamo freschi con questi replicanti.

Ma dove vivono questi mentecatti, mentre accade tutto ciò che sappiamo e vediamo e viviamo.

Imploro ancora, pregandolo con umiltà, in ginocchio: “Vieni Santo Spirito, vieni Consolatore“.

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