Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

L’ossimoro di Benedetto

Giorni di sole e di brezza leggera,

giorni in cui la pesca è stata abbondante;

ma anche momenti in cui

le acque erano agitate

ed il vento contrario,

come in tutta la storia della Chiesa

e il Signore sembrava dormire“.

 

Con queste parole Benedetto XVI se n’è andato congedandosi.

La sua “fragile grandezza” si è manifestata come un segno dei tempi attuale.

Abbiamo visto stasera l’elicottero bianco che traversava l’Urbe, volando sopra i tetti delle case popolari e i monumenti,

diretto al lago. Ho sentito parole di commozione e altre di malevolenza, ottusamente dietrologiche.

Nel nascondimento Joseph inizia il suo pellegrinaggio, l’ultima parte del cammino.

Ammettendo il limite, la povertà dell’umano che si affida.

La rinuncia insegna a chi sa cogliere. Restiamo in attesa di qualcuno che sia attento.

I gabbiani avevano molto da fare attorno all’isola Tiberina,

e la primavera si annunziava a Castel Gandolfo.

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