Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Il Figlio d’uomo è risorto per Gerusalemme, per Gaza e per tutto il mondo

L’altra croce L’albero storto da cui pendi, o Giuda,/ dopo aver pianto nel nascondimento/ contrasta contro il cielo che si oscura/ in un tremendo estremo scuotimento. Là l’universo intero s’è sconvolto/ vedendo il Volto, Dio vero, e Figlio,/ dal peccato del mondo capovolto/ cuore di uomo di tenebra e di orgoglio./ Silenzio è sceso, ma un discosto grido,/ rantolo ultimo come di morente,/ chiede perdono: è Giuda, lui lo sente. E i due ladroni tacciono alla fine,/ salvàti, amati, uomini…

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L’attuale miserando dibattito politico, nel quale l’appartenenza fa sempre (o quasi) premio su qualsiasi valutazione logica, fondata su fatti e informazioni attendibili, per cui se uno/ una fa una cosa, se è dei miei fa bene, se non è dei miei, sbaglia a prescindere, mi ha fatto tornare alla memoria Alberto Savinio, pseudonimo di Andrea Francesco Alberto de Chirico, fratello del grande pittore Giorgio, eclettico uomo di cultura di orientamento “conservatore”, il quale diceva che esistono le persone intelligenti e gli intellettuali, sottintendendo che le due categorie non coincidono o possono non coincidere. Gli intelligenti, spiegava, hanno la peculiare caratteristica di non essere prevedibili, mentre gli intellettuali – in parte inconsapevolmente, siccome fanno del loro essere-intellettuali un “mestiere” – devono, quasi “per natura”, compiacere il loro pubblico, sia esso di destra o conservatore (termine polisemantico che qui utilizzo in modo approssimativo, e me ne scuso: basti osservare le enormi e sostanziali differenze sussistenti tra i soggetti che vengono definiti “conservatori”, alcuni dei quali sono solo dei “reazionari”), sia esso di sinistra o progressista (termine polisemantico che qui utilizzo in modo approssimativo, e me ne scuso: basti osservare le enormi e sostanziali differenze sussistenti tra i soggetti che vengono definiti “progressisti”, alcuni dei quali sono solo dei “fanatici”), ragion per cui, per la destra, osservo, siamo passati dal citato Alberto Savinio a un Paolo Del Debbio, oppure da Giovanni Gentile a un Tommaso Cerno (peraltro un “convertito”, che come tutti i convertiti, è più realista del re), mentre per la sinistra siamo passati da Pier Paolo Pasolini a un Roberto Saviano, oppure da Antonio Gramsci a un Michele Santoro, per tacer di altri. Esattamente come si può osservare, in generale, tra i politici, i giornalisti e gli uomini d’affari (ovviamente si danno delle eccezioni, anche numerose, in tutti e tre questi ambiti, che riguardano singole persone che conosco bene, poiché non bisogna mai generalizzare nei giudizi definitori, osservando anche attentamente, e con una certa generosità capace di riconoscere gli sforzi di miglioramento, i percorsi individuali che possono essere virtuosi!). Ecco: mi pare che lo scenario politico attuale offra lo spettacolo nel quale uomini e donne intelligenti scarseggiano oltremodo, per dirla eufemisticamente, anche se mi verrebbe da usare un “disfemismo”, sulle tracce di Alberto Savinio

La persona intelligente, per Savinio, è sempre inquieta e quasi incontentabile. La realtà spesso la disturba, mentre l’intellettuale è solitamente organico all’ambiente in cui si trova, di cui interpreta stilemi e orientamenti. A mio avviso, si deve distinguere all’interno della categoria sociologica degli intellettuali. Ve ne sono moltissimi del tipo descritto da Savinio, ma ve ne sono anche di… intelligenti, che non si accontentano dei cliché dominanti, negandosi al ruolo di pifferai del mainstream. Parto dall’autore citato nel titolo, per…

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Il senso del “sacro”, la “religione”, la “fede”, le religioni, il Cristianesimo, la Chiesa cattolica

Un titolo come quello da me proposto qui sopra può far pensare al lettore – a mio avviso – due cose radicalmente diverse: la prima è questa: “Renato è (definitivamente) impazzito” (poiché un titolo siffatto, per redigere un testo dignitosamente adeguato, prevederebbe di investire più di un’esistenza, la mia in questo caso, until remains… my life, detto scherzosamente ma non troppo, e alcune decine di volumi da mille e più pagine l’uno), oppure, la seconda potrebbe così risuonare: “Renato vuole…

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“Era solo incompetente e inabile, per questo ha inferto 75 coltellate a Giulia”. Venezia, Corte d’Assise. Sono sconvolto dal testo del dispositivo della sentenza sulla condanna all’ergastolo di Filippo Turetta. Queste sopra riportate, sono all’incirca le parole che si trovano nella sentenza redatta dai giudici veneziani

Un bias psico-morale, come insegna la psicologia scientifica, è un errore cognitivo di cui si è comunque in qualche modo responsabili. Si tratta, tecnicamente, di una forma di distorsione della valutazione su un fatto generata da un pregiudizio. O da ignoranza, aggiungo io. Come, a mio avviso, in questo caso. I giudici veneziani, nell’elaborare il dispositivo della sentenza con la quale hanno motivato (dato ragioni) della pena dell’ergastolo inflitta a Filippo Turetta per l’assassinio di Giulia Cecchettin, sono incorsi in…

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Due o tre cose importanti: a) “Vi voglio vive, donne!” Occorre un’educazione di base dei maschi in famiglia, un’educazione etica nella scuola per tutti e tutte, una prevenzione degli attacchi maschili alle donne e anche un loro addestramento all’autodifesa (a costo di scandalizzare il mio lettore) b) Trump è un vecchio bambino capriccioso narciso bullizzante, Putin è un vecchio bambino cattivo e crudele, come classica spia del KGB, Meloni si arrabatta come può, Schlein, Salvini&Conte (li metto assieme, anche se loro fanno finta di essere diversissimi), Renzi il “presumido”, “Gianni e Pinotto”, ovvero, diversamente detti Bonelli e Frate Janni, et varia diversaque humana gens, certamente – di prima mattina – non leggono “Lettere a Lucilio” di Lucio Anneo Seneca, né tanto meno i “Pensieri” di Marco Aurelio, né infine “La Critica della Ragion pura pratica” (“che pretese!” chiosa un mio amico)

Che disastro! ita dico: …sicut bellum et bellum et bellum contra astra! Spes contra spem (comunque). Donald Trump riunisce i “suoi”, operai compresi (paradosso solo apparente, se ci togliamo gli occhiali marxiani con i quali spesso, o quasi sempre, osserviamo i lavoratori), nel Roses Garden della White House. Tabelle alla mano spiega le cifre dei dazi che ordinerà a partire dal giorno stesso, 2 aprile 2025, che lui definisce “Liberation Day“, con la solita (semi-)cialtronesca enfasi. E il mondo fibrilla.

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La malvagità umana nel togliere la vita altrui con le guerre, le rivoluzioni, le persecuzioni religiose, le aggressioni, gli omicidi, e il ruolo dei media

L’uccisione di un essere umano da parte di un suo simile è raccontato fin dai primi capitoli della Bibbia, in Genesi 4. Si tratta della storia di Caino, “colui-che-ha-le-sopracciglia-unite” e Abele, che significa il “soffio“, figli di Adamo, cioè “colui-che-è fatto-di-terra” (adamah), e Eva (Awa), “la madre-degli uomini“. La storia del mondo è storia di guerre, uccisioni e ammazzamenti individuali, stragi di gruppi, di eserciti e di popoli interi. Le rivoluzioni sono zeppe di sanguinose storie e uccisioni, le persecuzioni…

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I valori o principi o virtù morali dell’uomo, di cui destra, centro e sinistra politiche nulla se ne calono. Per disinteresse o per incompetenza?

Le Virtù sono le Qualità morali dell’uomo. Ecco le quattro principali virtù umane, o cardinali, classiche, presenti sia nella filosofia greca (Aristotele), sia nella teologia cristiana (Agostino di Ippona, papa Gregorio Magno e Tommaso d’Aquino), in seguito riprese dalla filosofia morale moderna (Kant): la “prudenza”, la “giustizia”, la “fortezza” (o “coraggio”) e la “temperanza”, ma, aggiungiamo, anche l’”umiltà”, il “silenzio” e l’”obbedienza”, tre virtù umane “integrative”, per una morale non solo religiosa ma semplicemente umana, completa, come suggeriva Benedetto da…

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I vizi morali nei gruppi umani organizzati: scuole e università, partiti e politica, aziende, chiesa…, di cui destra, centro e sinistra politiche nulla se ne calono. Per disinteresse o per incompetenza?

Siccome l’uomo-individuo, cioè la persona, è fatto sempre allo stesso modo e si comporta – più o meno – sempre allo stesso modo in situazioni analoghe, sia che abiti nei condomini o in campagna, sia che lavori nelle scuole o nelle università, nel mondo delle imprese, nei partiti e in politica, nella chiesa e perfino nell’esercito, in tutti gli ambiti e ambienti si trovano le medesime virtù (forse talvolta un po’ pochine o debolucce, talaltra perfino eroiche) e i medesimi…

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Caro PD, perché ti vergogni (forse) a usare la parola “socialista”?

So per certo sine ulla presunzione, che qualche lettore, soprattutto della mia parte politica, non sarà molto contento (forse detto eufemisticamente), leggendo questo pezzo. Di converso, posso forse immaginare un qualche compiacimento da parte di chi politicamente la pensa “dall’altra parte”. Ma, posso dirlo in modo brusco: non me ne frega nulla né dell’uno né dell’altro sentimento. E dico ancora una volta a quelli che mi rimproverano, quando muovo codeste critiche alla sinistra, di “fare il gioco delle destre”,…

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La transizione evolutiva in natura, nella società e nei gruppi organizzati

Se siamo capaci di osservarla, la Natura ci insegna come funziona tutto, anzi “il tutto”, a partire da come funziona essa stessa, progressivamente, anche se a volte avvengono e si notano “salti evolutivi”, che predispongono il flusso a nuove modifiche più lente. (Charles Darwin) Nelle società civili e politiche accade altrettanto, come ci illustra, in questo caso, la Storia. A momenti di stasi possono succedere momenti di forte cambiamento, anche rivoluzionario, per poi riprendere un cammino di modifiche più progressive…

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