Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Paese o Nazione o Patria o Italia?

Da decenni molti chiamano l’Italia “il Paese” (non so neppure se con la maiuscola). Stamani mi è venuto in mente: e se chiamassimo la nazionale di calcio, pallacanestro, pallavolo, atletica, etc., “paesana” invece che “nazionale“, sarebbe divertente, sì o no? O forse squallido? Il Presidente Ciampi aveva iniziato a riparlare di “Patria“, cioè di “Terra dei padri“, così come i popoli di cultura tedesca chiamano la loro terra “Heimat“, vale a dire “Terra materna“. Napolitano, invece, quando non dice…

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Il capolinea della decenza

Dispiace per Aristotele e Vilfredo Pareto, dispiace per tutti gli onesti cittadini che hanno sempre creduto, sempre compreso, sempre perdonato anche i suoi vizi, ma ora siamo al declino della politica. Aristotele diceva che la politica è la più alta e dignitosa delle arti umane, perché si occupa del bene comune della città e del popolo. Pareto era convinto che la politica fosse la rappresentazione della èlite più èlite, necessariamente, poiché la politica deve fare la sintesi tra interessi diversi e…

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Io sono uno che comincia

…e mi piace l’inizio, mi piace intraprendere il cammino, la strada o il viottolo in salita o quello dallo sfondo incerto, mi piace dove sorge il sole dove scorre l’acqua sorgiva, mi piace il muoversi delle prime molecole della vita. Il mio tempo è sempre quello dell’inizio, perché odio restare tra colonne immobili, odio i riflessi dorati e gli specchi che moltiplicano infinitamente la staticità. Io sono uno che comincia ogni giorno stupito di essere lì a cominciare, a…

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Elogium Mortis

Giovanni di Pietro di Bernardone dopo la svolta della sua vita si era fatto chiamare Francesco, san Francesco d’Assisi, e lo conoscono quasi tutti. Due anni prima di morire, forse nel 1224, scrive il Cantico di frate Sole (o delle Creature, in latino Laudes creaturarum). Dopo avere lodato il sole il fuoco l’acqua e il vento come creature di Dio, Francesco prende a lodare il Signore per “sora nostra morte corporale” che nessun uomo può evitare, raccomandando di curarsi di non morire…

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Italianitas und Germanitas

Sappiamo che i tedeschi ci temono, particolarmente nel gioco del calcio, dove sono destinati, pare, a perdere nelle occasioni più importanti. Altri loro controversi sentimenti nei nostri confronti sono una certa rabbia commista a un’ammirazione per ciò che l’Italia costituisce, come fonte di cultura universale e per le sue varie incomparabili bellezze. Sappiamo anche del loro superiority complex nei confronti dell’Italia, originata da un contesto germanico sempre più potente a livello europeo, a partire dall’impero guglielmino e bismarckiano e…

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Caro vecchio Ario

…era da tempo che si diceva tu e io, un po’ per celia e un po’ per serio, che avremmo fatto un incontro una sera a Latisana, per parlare del tuo nome, in comune con il sacerdote Ario, quello che non riconosceva la divinità di Cristo, quando ad Alessandria si discuteva con passione della Trinità e dell’Uomo teandrico. Ario sei andato via senza avvertire, c., mi avevi chiamato al cell. qualche settimana fa e non mi avevi trovato, poi non mi…

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Mai capitato

…di trovarmi per strada, inerme, a macchina ferma e motore fumante, forse esaurito nella sua fisica metallica, oleodinamica, cinetica, cinematica, e infine è successo. Fermo lì nel grande incrocio vicino a Tagliamento con il giubbino arancione in attesa del carro attrezzi, e poi il viaggio verso l’officina, seduto in macchina caricato sul cassone, con le mani sul volante che automaticamente cercano -riflesso condizionato- di accompagnare la strana spedizione nella conduzione delle curve. Ma io sono fermo, legato, bloccato, in balia…

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La strana casa nella nebbia e altre leggende

                                                                                                    “Ogni mattina, dietro le scogliere di Kingsport, dal mare si alza la nebbia. Candida e spumeggiante, raggiunge in cielo le nuvole sue sorelle, portando segni di teneri pascoli ed antri di leviatani. Quando cadono poi le ultime piogge dell’estate, picchiando sui tetti scoscesi dei poeti, le nuvole fanno evaporare quei sogni e li inviano agli uomini, perché questi non possono vivere senza fantasticare di antichi e bizzarri segreti, e di conversazioni meravigliose scambiate di notte dai pianeti. Quando…

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Distesa estate…

…stagione dei densi climi/ dei grandi mattini/ dell’albe senza rumore… così inizia una lirica di Cardarelli dei tempi di Solaria, anni ’20 del secolo scorso. Così scorre la mia “Feria d’agosto“, e questa è una citazione pavesiana, antiche giovenili letture di tardo adolescenti, tentativi di gioventù. Chi mi bazzica attorno sfugge in ricerca di “Altre emozioni” (l’ultimo Sergio Endrigo di Canzoni di Confine). Bea qua e là che “ama la libertà” (Patty Pravo, 1968), di musica adusa e confusa,…

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Totalità e Infinito

Il titolo è quello di un libro fondamentale (Totalità e Infinito. Saggio sull’esteriorità, Jaca Book, Introduzione di S. Petrosino, di fronte e attraverso, Milano 1980-2010) di Emmanuel Lévinas, pensatore ebreo lituano di cultura francese (Kaunas 1905-Parigi 1995). Studioso del Talmud e di Heidegger, Lévinas si pone il tema della relazione tra il Soggetto che è ciascuno di noi e l’Altro rappresentato dal Volto. Il Volto è un altro-soggetto conoscente, che di per sé non può essere mai del tutto conosciuto…

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