Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Janez de Gomera

Janez de Gomera se regordet cume l’era? Adess biciclett e vuvuzela e g’ha el Suzuki anca Tremal Naik Janez de Gomera se regordet de James Brook El giuga ai caart giò al Bagno Riviera e i hann dii che l’è sempru ciucch … Janez de Gomera l’eet veduda l’oltra siira? Pussèe che la Perla de Labuan, Marianna adess la me paar un sass Janez de Gomera cunta soe ammo’ cume l’era Ho vedùu che s’è rifada i tètt, l’ha…

Continua a leggere

L’ultima missione

Daniel Auteuil vaga nella pioggia alla ricerca del serial killer. Marsiglia tra autunno e inverno di qualche anno fa. Una ragazza ricorda i genitori uccisi da un maniaco assassino quando era bambina. Una sottile malinconia vela il suo sguardo. Il poliziotto beve e litiga con i colleghi. Viene espulso dalla polizia ma continua a indagare aiutato dalla ex moglie, anch’essa poliziotta. L’alcol gli fa compagnia nella fredda solitudine. Un film di Olivier Marchal con Daniel Auteuil, Olivia Bonamy, Catherine…

Continua a leggere

Generazioni

Avvicinando i volti delle generazioni si coglie il passaggio, tempus quod transit et fugit, ma senza far sparire nulla, o meglio, lasciando che tutto si trasformi  restando imperituro. La mia canizie un tempo era un rigoglio di riccioli, tali e quali di mia figlia ora. Ma il cambiamento lascia intatto il fondamento. Le strade divergono in questa domenica di primo aprile, mentre la primavera sembra ricordarsi della pioggia, che verrà presto, se ne sentono le avvisaglie, la mia strada verso una…

Continua a leggere

Ineffabilia

Il regno delle ombre è l’aldilà ebraico, lo sheol. Il mito della caverna serve a Platone per spiegare la futilità della conoscenza materiale, la sua approssimazione confusa e anonima, senza la conoscenza intellettuale. L’ombra del ciclista è la rappresentazione di un andare lento per le strade delle Terre di Mezzo. Il ciclista in carne e ossa esiste come impedimento ai raggi del sole che così ne disegnano la sagoma per terra. La musica tra le volte di San Marco ha…

Continua a leggere

La voce del Narratore nel Tempo

Il film inizia con un aquilone perso nel cielo d’Irlanda, azzurrissimo. Il bimbo che lo rincorre e  poi si rassegna alla perdita è la voce narrante, da adulto. La storia si dipana nella semplice vita di un villaggio irlandese alla vigilia della Seconda guerra mondiale. A Ballybeg, paesino della contea irlandese di Donegal, vive la famiglia Mundy, cinque sorelle nubili e un fratello, Jack, prete cattolico missionario in Africa, di ritorno dal Kenia. Animali da cortile, pecore al pascolo,…

Continua a leggere

Tut te pol comprarme, ma la me tera mai. La xe me mare.

… scritta su una vecchia stalla ai confini tra Veneto e Friuli. “Tutto mi puoi comprare, ma la mia terra mai. E’ mia madre“. Così scrive Edoardo Pittalis sul Gazzettino un giorno di questo marzo. Parla dei suicidi di imprenditori di questo silenzioso e rattristato Nordest, ex confine d’Europa, e ora in continuum verso la Mitteleuropa e l’Est. Tutto si muove, è in questione. Nulla di certo. Il lavoro è bene difficile. La grande economia chiede qualità e costi sempre…

Continua a leggere

Sono sincero: sono disonesto

 25 febbraio 2012, Milan-Juventus 1 a 1 A un certo punto della partita, sull’1 a 0 a favore del Milan, il giocatore Sulley Muntari colpisce di testa su una straordinaria respinta di Buffon e la palla entra in porta di quasi mezzo metro, ma Buffon con uno scatto eccezionale la ributta fuori. Il segnalinee, sebbene ben appostato sulla linea di porta, non vede che era goal e l’arbitro Tagliavento non lo assegna. La Juventus segna poi l’1 a 1 e così finisce in…

Continua a leggere

L’Anossia e il Respiro della vita

L’ossigeno è componente vitale della miscela d’aria che respiriamo. Inalato, irrora il sangue che a sua volta irrora tutto il corpo. Se manca l’ossigeno viene meno il respiro della vita. Ho visto una persona a cui il respiro della vita è mancato per un arresto cardiaco, che le ha provocato uno stato vegetativo persistente. Non si sa molto di questa condizione del dolore umano. L’ho vista anche piangere riconoscendo un parente stretto. Io dico “riconoscendo”, e magari il neurologo mi può…

Continua a leggere

Il paralitico di Cafarnao e il falso profeta di Sanremo

“Ed entrò di nuovo a Cafarnao dopo alcuni giorni (…)” (Marco 2, 1-12). Sappiamo dal racconto di Marco che i parenti e gli amici di un paralitico lo presentarono a Jesus calandolo dal tetto. L’apertura del tetto non doveva essere molto difficile a quei tempi e in quel tipo di abitazioni fatte di fango e paglia. Il Maestro vide la loro fede e disse al malato “Figliolo ti sono rimessi i tuoi peccati“. Ma come, cominciano a mormorare…

Continua a leggere

L’assurdo e l’impensabile

Vi capita mai di ascoltare un politico o un opinion maker sbracciarsi definendo una tal cosa “impensabile”, e così catturando l’attenzione dell’uditorio? A me spesso. L’impensabile non esiste, perchè tutto in quanto qualcosa, anche il nulla, anche il pensiero-di-un-pensiero-vuoto-di-concetti è pensabile. Si parla spesso a vanvera. L’impensabile non esiste in alcun modo, a meno che non si ritenga che ciò che non piace o che non si condivide non sia neppur pensabile, perchè in qualche modo offenderebbe il pensiero…

Continua a leggere