Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Cyrano de Bergerac, Panzeri et co. (“parte lesa” è l’Italia non il PD!), Sinisa Mihajlovic, e Pilutti

(omissis) Facciamola finita, venite tutti avantiNuovi protagonisti, politici rampantiVenite portaborse, ruffiani e mezze calzeFeroci conduttori di trasmissioni falseChe avete spesso fatto del qualunquismo un arte(omissis)Non me ne frega niente se anch’io sono sbagliatoSpiacere è il mio piacere, io amo essere odiatoCoi furbi e i prepotenti da sempre mi balocco (testo di Francesco Guccini) (omissis) Venite gente vuota, facciamola finitaVoi preti che vendete a tutti un’altra vitaSe c’è, come voi dite, un Dio nell’infinitoGuardatevi nel cuore, l’avete già traditoE voi…

Continua a leggere

Malversazione, concussione, in latino “de repetundis”, cioè ricevere denari in cambio di favori, corrompendo altri soggetti che, o si fanno corrompere, oppure si propongono di corrompere

Arrivano tristi notizie da Bruxelles. Italiani indagati per avere accettato denari da potenze estere allo scopo di sostenere certi interessi. Cosa non nuova nel mondo della politica e della rappresentanza, con il contraltare talora complice dell’economia. Sulla Treccani troviamo la seguente definizione di questi fenomeni: Illecito penale distinguibile in diverse ipotesi: a) corruzione del cittadino da parte dello straniero (art. 246 c.p.): delitto contro la personalità dello Stato commesso dal cittadino che riceve o si fa promettere, anche indirettamente, dallo…

Continua a leggere

La pronunzia delle parole: es., se si usano parole latine in un discorso fatto in italiano o in inglese (come nei brocardi e nei latinismi giuridici) si pronunziano come se si parlasse in latino… “plus” si dice “plùs”, non “plàs”, “minus” si dice “mìnus”, non “mìnas”, “medium” si dice “medium”, non “midium”, “media” si dice “media”, non “midia”…, perché è latino, non inglese: E, se vuoi, caro lettore, anche “Nike” si pronunzia “Nìke”, non “Naiki”, perché è greco antico e significa “Vittoria” (suggerisco di ammirare la Nike di Samotracia al Louvre)

Sulla Treccani troviamo: pronùnzia s. f. – Variante di pronuncia, molto frequente in passato, specialmente nell’uso toscano ma anche più generalmente nell’uso comune, mentre oggi tende nettamente a prevalere la forma pronuncia. ◆ Analoga osservazione va fatta per il verbo pronunziare e per i suoi derivati pronunziàbile, pronunziaménto, etc. Pronuncia pronùncia (o pronùnzia) sostantivo femminile [derivato di pronunciare (o pronunziare)] (plurale -ce, e rispettivamente -zie). – 1. a. Il fatto e il modo di realizzare i suoni o di leggere le lettere di…

Continua a leggere

I dirigenti del PD, in vista del Congresso, dovrebbero vedere o rivedere lo splendido film di Mario Monicelli “I compagni”. Forse capirebbero che “essere di sinistra” significa avere ideali, correre dei rischi, resistere alle sconfitte senza perdersi d’animo, non perdere mai la fede nelle buone idee morali e politiche, stare dalla parte di chi ha di meno, sempre, soprattutto, ma senza pregiudizi verso chi ha-di-più, perché se lo è guadagnato non vivendo di rendita. Invece, la sinistra attuale (duole dirlo, quella rappresentata dal PD, perché non considero “di sinistra” il Movimento 5 Stelle, oggi guidato da un democristiano sotto mentite spoglie della peggior genia), si riconosce piuttosto negli stivali infangati e fasulli di Soumahoro e nell’auto-promozione della signorina Schlein, che compare dal nulla metafisico, o quasi, e vuole fare la “capa” da subito, chiarendo immediatamente che “ama una donna” (liberissima di farlo, ma qualificante zero virgola zero il suo valore politico, culturale e morale); si riconosce nel cosiddetto “diritto” al suicidio assistito (forse il proprio?); sostiene la formula “genitore 1 e genitore 2”; non si distingue con rigore dalla “cancel culture” delle Boldrini & Murgia, che vogliono togliere i monumenti ai Caduti di tutte le guerre dalle piazze italiane (vengano in Friuli a dirlo), sul cambiamento di sesso… avendo dimenticato tutta la storia della Sinistra, che da quasi due secoli si occupa dei diritti degli ultimi, senza dimenticare i doveri, come insegnava Mazzini, come hanno sempre sostenuto i socialisti riformisti, da Turati a Martelli (et usque ad meipsum, humilitate dicendo), ma anche i sindacalisti comunisti della Fiom storica… e potrei continuare ancora

Ringrazio il caro amico Claudio, mio antico compagno di liceo e professore di storia e filosofia dove… studiammo assieme tant’anni fa (seguìti da mia figlia Beatrice anni dopo), cui ho “rubato” la struttura dei contenuti del titolo, che ho solo un pochino parafrasato e implementato, perché li condivido in toto. Dopo tanti anni ci stiamo trovando d’accordo sul versante di un socialismo democratico e gradualista. Grazie a Dio lui non mi ha sorpassato “a destra” come hanno fatto in moltissimi…

Continua a leggere

La riflessione logica, l’ideologia sua nemica e il ballerino di quarta fila

Riflessione significa specchiamento, piegamento del pensiero su sé stesso. La riflessione può essere superficiale o radicale. A me non interessa quella superficiale che può essere chiamata anche solamente “chiacchiera”, attività aborrita da Martin Heidegger (cf. Sein und Zeit, 1927), di cui è pieno ogni angolo del mondo e delle vite di ciascuno. Personalmente ritengo la chiacchiera una delle attività umane più idiote e sgradevoli, mentre di ben altra caratura morale e utilità sociale è il colloquio o il dialogo rispettoso…

Continua a leggere

C’è un’Italia bella ed “efficiente”, e un’Italia mala e “deficiente”

Non pensi il mio lettore che io sia inopinatamente caduto, nonostante i miei testi e dichiarazioni contrarie, nell’antica eresia manichea, che tormentò il giovane Agostino. No. Ma la frana di Ischia mi ha indotto a proporre una riflessione apparentemente semplificata. Dico “apparentemente”, perché il titolo potrebbe condurre a pre-comprensioni, giudizi sommari o pregiudizi sulla realtà. Un breve elenco di bellezze, virtù dianoetiche (direbbe Aristotele) ed efficienze: Delle prime gli Italiani non possono vantare alcun merito, perché si tratta solamente della…

Continua a leggere

Pensieri, parole e opere per una “sinistra nuova”, evitando – per quanto possibile – le omissioni

Sono interessato a dare un contributo, nel mio piccolo, alla ricerca di temi, argomenti, priorità, ma soprattutto valori etici e politici per una “sinistra nuova”, non per una “nuova sinistra”, sintagma che potrebbe creare qualche ambiguità o fraintendimenti. Mi piacerebbe che questa mia riflessione arrivasse anche nelle stanze dove in molti si stanno dando da fare per farsi eleggere nuovi capi del Partito Democratico. Senza false modestie, penso che potrebbe essergli utile (se non opportuno o addirittura necessario, visto che…

Continua a leggere

Il “dirittismo” è una “malattia psico-morale” vera e propria

Caro lettore, perdonami la scelta di questo orrendo neologismo, di cui non sono l’autore, ma forse uno dei primi utilizzatori: il “dirittismo”. Come tutti gli “ismi” pare essere qualcosa di sgradevole, di negativo, ed effettivamente lo è, come tutte le esagerazioni o deformazioni. Si tratta della de-formazione di “diritti”, i quali, concettualmente e storicamente di solito vengono collegati ai “doveri”. Storicamente, i “doveri” hanno sempre avuto la primazia sui diritti, fin dalle filosofie antiche, dall’etica aristotelica e stoica, da Seneca…

Continua a leggere

“Crisi”: in greco può significare, o inizio del declino, oppure riflessione per una ripresa (lettera al Partito Democratico)

Osservo le triste manovre in vista del congresso del PD: vecchi vizi immarcescibili, correnti che si affannano a presentare le “correnti” interne come centri di riflessione, ma sono sempre loci di distribuzione di posti di potere e di stipendi, candidature alla segreteria tra il risibile (De Micheli/ Provenzano / …) e il presuntuoso (Schlein, e chi è? 37 anni, pontifica di economia e di società dicendo ovvietà e vecchiume, come quando attacca il Jobs Act, lei che non ha mai…

Continua a leggere

Humanas mediocritates observo

Ora che la signorina Piperno da Roma è tornata a casa dall’Iran dove ha passato in carcere quarantacinque giorni per essere stata “beccata” a manifestare giustamente per ricordare l’ammazzatina (copyright di Andrea Camilleri) vigliacca di Masha Amini, mi viene da ragionare sull’accaduto. I media la presentano come una travel blogger, cioè una viaggiatrice che pubblica i suoi viaggi su un blog che raccoglie pubblicità per conseguire un reddito. Oggi ci sono vari tipi di blogger, in generale organizzati e visibili…

Continua a leggere