Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

La sentenza per l’omicidio di Willy: ERGASTOLO, cioè PENA DI MORTE A VITA per i due assassini. Abele non l’avrebbe voluta per Caino, penso. La pena dell’ergastolo è anticostituzionale. Rileggiamo tutti con attenzione l’articolo 27, che recita come si debba dare a chiunque la possibilità di pentimento, resipiscenza e recupero, o di come il constatare l’insopportabile bestialità, volgarità e segno di incultura dell’omicidio di Willy possa non conciliarsi con l’ergastolo irrogato ai fratelli Bianchi

Ergastolo ai fratelli Bianchi, perché hanno massacrato di botte Willy Monteiro di Colleferro. Due bulli di paese hanno agito da par loro per affermare un dominio arrogante sulla piazza. Fine pena mai, stampato a caratteri cubitali in rosso nel dispositivo della sentenza. Ho visto tale cruda espressione in una sentenza di condanna per atti di terrorismo politico, e fa impressione, perché dà il senso dell’ineluttabilità senza speranza. E invece, con san Paolo e il suo strano emulo contemporaneo Marco Pannella…

Continua a leggere

La salute della donna e l’interruzione della gravidanza: etica della vita umana e aspetti socio-politici

Su un tema di questa rilevanza, ma soprattutto di questo genere scientifico, ho cercato informazioni adeguate che qui riporto, in quanto, per mia ignoranza specifica, non posso avventurarmici dentro senza essere presuntuoso. Umilmente e socraticamente, quindi, mi affido a chi ne sa più di me, limitandomi a commentare solo (e sommessamente) da un punto di vista etico e politico, qua e là. La sentenza della Supreme Court Usa ha rimesso al centro il grave tema. Gli effetti di questa…

Continua a leggere

“L’esilio dell’uomo è l’ignoranza, la sua patria è la conoscenza” (Onorio d’Autun)

Sant’Agostino in La Genesi alla lettera, IV capitolo, XV – 26, p. 692 Commenti alla genesi, Bompiani, collana Il Pensiero occidentale, Milano 2018, scrive: “Nimirum ergo, quia vitium est et in infirmitas animae ita suis operibus delectari, ut potius in eis quam in se requiescat ab eis, (…)”; trad. “Certamente, dunque, poiché per l’anima è un vizio e una debolezza il compiacersi delle proprie opere, così da riposarsi in esse anziché riposare in se stessa (…)”. Non potevo trovare citazione…

Continua a leggere

Un delitto a Codroipo, l’omicidio di una donna e madre

Come i miei cari lettori sanno, mi occupo, tra altre attività accademiche e di consulenza etica aziendale, di relazioni intersoggettive nell’ambito della Consulenza filosofica individuale, anche come presidente dell’Associazione italiana per la consulenza filosofica Phronesis (in base alla Legge 4 del 2013 sulle professioni non ordinistiche), così chiarendo ciò che differenzia questa pratica dalle psicoterapie, pratica le cui prerogative sono le seguenti: “La consulenza filosofica si realizza nel rapporto tra un filosofo consulente e un consultante o un gruppo di…

Continua a leggere

Il mito di Narciso

A corredo e documentazione scientifica del precedente post sullo stesso tema (o quasi), ho la grazia da parte dell’autrice, professoressa Anna Colaiacovo, carissima collega di Phronesis e valorosa docente di filosofia, di pubblicare questo saggio. Nel mito, Narciso è un giovane bellissimo, che suscita passione negli altri, ma non è in grado di ricambiarli in alcun modo. Innamorato della propria immagine, muore perché non può congiungersi con essa. Narciso deriva dal termine greco Nàrke, può essere tradotto con torpore (pensate…

Continua a leggere

“Narciso”, il bel giovine del mito greco-latino, e i suoi attuali emuli nostrani: Berlusconi, Salvini, Conte (in ordine temporale di “successo” personale), e alcuni altri, anche non meno in vista dei tre citati (almeno in parte), di cui tratterò nel testo. Parliamo del narcisismo, e anche della sua deriva istrionica: un disturbo non banale della personalità

Prima di tutto, il mio lettore può chiedersi l’origine del “nome” (ma credo la conosca) di questo atteggiamento-comportamento verso la vita propria e quella degli altri, che ha indubbiamente anche una connotazione nevrotica, come vedremo più avanti, citando i testi scientifici e letterari più accreditati, ed esemplificandolo con la proposizione di tre persone, di tre “figure” politiche italiane del nostro tempo: Berlusconi, Salvini e Conte. Non trascurerò di citare anche un testo biblico che ha profondamente a che fare con…

Continua a leggere

Armi e violenza: se e quanto l’abbondanza di armi può alimentare la violenza; quisquilie e pinzillachere: il fantomatico e narcisistico viaggio di Salvini a Mosca; Litizzetto, ignoranza e scorrettezza alla tv di Stato

Le ultime stragi in America (e non so neanche se si tratti delle ultime, mentre scrivo e pubblico il pezzo), quella di Uvalde nel Texas e quella di Tulsa in Oklaoma, attestano un fenomeno sociale più che drammatico, tragico. Senza avere la minima esitazione, ed è questo che appare dalle cronache, ragazzini appena maggiorenni imbracciano un fucile d’assalto appena acquistato, oppure già a disposizione in casa, e lo usano sparando all’impazzata verso bambini, ragazzi e insegnanti. E contro chiunque, solo…

Continua a leggere

Se diciamo (idiotissimamente) “FEMMINI-CIDIO”, significando “uccisione di una donna (femmina)” allora, coerentemente, diciamo anche “MASCHI-CIDIO”, per “uccisione di un uomo (maschio)”! Oppure, ed è meglio, diciamo più correttamente in italiano, “OMI-CIDIO”, che non significa “uccisione di un uomo-maschio”, ma di un “essere umano” (maschio o femmina o trans che sia). Perdio! E: basta parlare genericamente di “morti sul lavoro” senza dire di più… caro lettore, leggi sotto, se vuoi…

Femminicidio e maschicidio sono due termini inutili: il primo è oramai in uso e abuso, il secondo è una mia proposta uguale e contraria per… contrastare la stupidità comunicativa di molti giornalisti e politici che ignorano quanto ho specificato nel titolo qui sopra, perché, nel caso accada il tristissimo fatto dell’uccisione di un “essere umano”, maschio o femmina o trans che sia, si tratta sempre di un “omicidio”. Mi rendo conto che ormai il mood (consentimi l’anglicismo, caro lettore!) invalso…

Continua a leggere

Ci fossero oggi tra noi un Leopardi o un Pasolini: gli intellettuali zoppicanti, e un Papa che resiste – abbastanza in solitudine – nella trincea contro l’ovvio e il “politicamente corretto”

Cosa dice il Papa a un cattolico Lgbt «che ha subito un rifiuto dalla Chiesa»? Francesco risponde: «Vorrei che lo riconoscessero non come ’il rifiuto della Chiesa’, ma piuttosto di ’persone nella Chiesa’. La Chiesa è madre e chiama insieme tutti i suoi figli. Prendiamo ad esempio la parabola degli invitati alla festa: ’i giusti, i peccatori, i ricchi e i poveri, etc’. (Matteo 22:1-15; Luca 14:15-24). Una Chiesa ’selettiva’, di ’sangue puro’, non è la Santa Madre Chiesa, ma…

Continua a leggere

La complessità nell’uomo: generosità e altruismo possono convivere con vanità e vittimismo

Ho conosciuto don P. D. P. mi pare nel 1988, quando nella mia vita precedente cominciavo ad occuparmi di immigrati. Ero segretario di un sindacato, e come tre confederazioni Cgil, Cisl e Uil, assieme alle Acli, istituimmo il Centro Solidarietà Immigrati, di cui poi storicamente il sacerdote fu il continuatore e leader carismatico, con il C. B. di Z.. La mia vita cambiò su altri versanti, per cui lo reincontrai su quello teologico e della comunicazione. Ho letto quanto si…

Continua a leggere