Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

i mai contenti

Certamente il Governo avrebbe potuto fare meglio per la nuova Rai, CdA, Presidenza, etc., ma qualcosa ha fatto e i designati non sono proprio degli incliti, né sono peggiori dei loro predecessori. Forse una Maggioni sa di televisione un po’ più della signora Tarantola, o no? E anche l’anagrafe l’aiuta un po’ di più, o no? Ciononostante parte subito la canea dei perfettini, dei signori “ci vuole ben altro”, quelli de La Repubblica, del Fatto Quotidiano e anche dei…

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Il sindaco, la noia e altri imaginifici pensieri

Caro lettor di luglio, parafrasando Ennio Flaiano si potrebbe dire che Marino Ignazio è il più grande sindaco “morente” d’Italia (il grande scrittore satirico definiva così il poeta Cardarelli, “morente”). Mentre la più bella città del mondo è nel degrado, lui vara la terza giunta del suo corto mandato (che spero si interrompa presto). Incomprensibile nelle sue priorità (fu tra i primi sindaci a creare i registri inutili delle unioni civili), non si è accorto di avere ereditato da…

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la in-educación

Echeggio Almodovar per dire che l’ineducazione è diffusa, e lo sappiamo tutti, ma qualche volta riguarda persone che hanno ruoli importanti e, forse, si credono chissà chi, non distinguendosi talora dalle più becere. Location: Museo dell’Arte Fabbrile e  delle Coltellerie di Maniago. Ospiti il gentilissimo Sindaco e l’Assessore alle attività produttive, convegno sul cambiamento radicale nel lavoro e nella sua distribuzione nel mondo: personaggi e interpreti, un economista dell’Università di Trieste, un filosofo-teologo (me medesimo), un’esperta di mercato del lavoro…

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adesso basta, oh maestrini di vita tedeschi, scandinavi, baltici

Cari amici tedeschi, etc., Siete diventati come quelli che non capiscono la mia battuta di risposta alla domanda “come stai?”, che è: “meglio di ieri e peggio di domani”, oppure “sto gestendo la diminuzione del dolore”. I più, ascoltando la mia risposta, con l’intelligenza incatramata, si bloccano sui termini “peggio” e “dolore”, non intuendo che sto rispondendo che le cose, se pure lentamente, vanno meglio. Siete rigidi, lenti, senza una minima sensibilità rock, mi fate addormentare con la vostra…

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strafotènt

Caro lettor del mattino, dei buronani europei salvo solo Draghi (nomen omen), che pena invece  il bevitore Juncker (appena meglio del suo predecessore il panzone vino tinto sussiegoso Barroso), l’inutile Tusk e il buon frequentatore dell’Oktoberfest Schultz. La grigia lungagnona Lagarde completa il carro delle tristezze, tutti supervalutatoni un tanto al kilo. Accanto a questi ci sono i capi di stato e di governo, guidati da frau Merkel, altra accolita di persone con cui non mangerei neppure un tramezzino.

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l’uomo che muore

Ho incontrato Egidio Maschio una volta, poche parole tra altri interlocutori. Di lui molti racconti, di gente che gli ha lavorato vicino, di qualche sindacalista, voces populi, più che altro. Burbero, intrattabile, solitario al comando, un so-tuto-mi, generoso. Quest’uomo se n’è andato una delle scorse mattine. Si è tolto la vita. Settantatré anni, un gruppo di aziende di rispetto, duemila dipendenti e un fatturato in proporzione tra Veneto e Friuli. Quando un essere umano prende la decisione di togliersi…

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il coefficiente di gini

Il tema della giustizia distributiva è presente all’uomo fin dalla stesura dei primi documenti legislativi  (XIX sec. a. C.), e a livello mentale da prima. La più importante trattazione antica della cultura occidentale di questo tema è presente nell’Etica Nicomachea, dove, nel Libro V, Aristotele tratta della virtù di giustizia e delle sue tre principali declinazioni. Dico subito che se la filosofia politica e le dottrine politiche successive e anche quelle più recenti (liberalismo, contrattualismo, marxismo, et varia alia) avessero…

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hanno vinto tutti, ma dài

…anche se hanno votato solo metà dei 19 milioni di italiani chiamati alle urne per le elezioni regionali in sette regioni e in oltre settecento comuni, pare che abbiano vinto tutti. Ovviamente è impossibile, perché la matematica non si tira e stira a piacimento, e i risultati hanno un significato politico. Evidentemente i cittadini, uno su due, provano uno schifo diffuso, da valutare bene, sociologicamente: troppa inerzia, troppe tasse,  troppa disoccupazione, troppe promesse non mantenute, almeno fino a un anno…

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L’immagine e la rivoluzione

L’immagine è la Sindone, esposta nel duomo di Torino, che stamani ho visto, la rivoluzione è il Risorgimento italiano, nel grande museo di Palazzo Carignano. Una mattinata torinese. Due emozioni, due commozioni, diverse ma unificate nell’anima: la prima è l’immagine dell’Uomo-Dio, cioè mia e tua, caro lettore, e non perché tu e io siamo “dei”, e tantomeno “Dio”, ma perché Dio vero, unitrino, onnipotente, eterno, creatore, incondizionato è tutto in tutti (san Paolo, Cusano, Solov’ev). L’immagine è la rappresentazione ideale di un qualcosa,…

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Sindacato unitario o unico?

Caro lettor domenicale, sono convinto che, se si vuole litigare, si litiga anche quando si condividono i concetti di un altro con il quale si vuol litigare. Figurarsi quando l’altro, con un’espressione imperfetta o non propriamente adeguata, ti offre il destro per attaccarlo, e a maggior ragione se ti è antipatico. Ed è accaduto di nuovo tra il Capo del Governo e i Sindacati. Renzi certamente non perde occasione per questionare con chi pensa non sia in sintonia con…

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