Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Chi era “Jesus ben Joseph ben Nazaret”, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret, era durissimo con ipocriti (che definisce “sepolcri imbiancati”) e formalisti, e dolce con i bambini e con le prostitute? Forse un uomo un po’ strano per il mainstream odierno? Anche Putin dovrebbe rileggere questi due passi evangelici e meditare sul loro senso teologico e morale, e il patriarca Kirill, pure. Visto che tutti e due sono (si dicono) cristiani…

L’immagine di Gesù edulcorata da “santino” che ricordiamo dalla nostra infanzia, biondo, occhiceruleo con la barba fluente bipartita, non corrisponde per nulla al Gesù vero, quello che la ricerca storica, assai approfondita e sempre più ricca di particolari, sta rimandandoci da qualche decennio. Innanzitutto Gesù di Nazaret era un ebreo, di etnia semita, e quindi simile alle genti che ancora popolano la Palestina: era un ebreo palestinese, e quindi quasi sicuramente con i capelli e la barba scuri e…

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Due leader – in modo diverso – un po’ confusi: il papa e Conte (Giuseppi), “leader” si dice, il primo per posizione oggettiva (è il “Papa”), il secondo tra virgolette, cioè secondo il “segno logico” delle virgolette, per modo di dire: “leader”, perché contrastato al suo interno da uno che è più “leader” di lui, Dimaio, e quindi non-leader

Papa Francesco è un po’ confuso sulla guerra di aggressione della Russia all’Ucraina. Probabilmente è anche un problema linguistico: pensando lui in lingua spagnola, non riesce a cogliere le sfumature dell’italiano, per cui il suo linguaggio, il suo codice espressivo è a volte impreciso e quindi confuso. Secondo: ho l’impressione che la sua preparazione culturale sulla storia contemporanea e sulla storia dell’Europa sia un pochino carente. Attenzione, non sto “parlando male del papa”: sto solo cercando di individuare i limiti…

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SHAME!!! Una GRANDE VERGOGNA: titoli e articoli su omicidi, guerra e pandemia

Non so più come esprimere la mia critica, lo sconcerto, il dissenso e perfino uno stupìto dispregio per molti titoli e articoli che si leggono sui giornali e sul web, che si ascoltano in tv e su quasi ogni medium (pronunzia mèdium, santoiddio!). Grande rispetto e ammirazione, invece, esprimo per gli inviati speciali, che raccontano le cose umane, spesso le più orrende, rischiando la vita. Degli omicidi: molti cronisti stanno raccontando l’omicidio e lo sfregio della signora Maltesi, definendola “porno…

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Del tirannicidio: basi teoretiche, consonanze e contrasti fra le teologie cristiane, quella cattolica occidentale di fra’ Tommaso d’Aquino e quella ortodossa orientale dell’egùmeno Gregorio Palamàs; alcune considerazioni sul tema, dall’antichità al dibattito odierno

Il ridicolo equivoco interpretativo dei concetti proposti da Domenico Quirico su La Stampa di Torino – qualche giorno fa – sul tema del tirannicidio, derivante da una traduzione non so se volutamente scorretta o dalla volontà di cercare un casus belli per litigare con l’Italia, ha convinto l’ambasciatore russo in Italia a denunziare alla Procura di Roma una sorta di incitamento al delitto tramite stampa, quando invece, se il titolo del pezzo ha posto in maniera ipotetica la plausibilità di…

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Tra vigliaccheria, ignoranza, disonestà intellettuale e “dissonanza cognitiva”

Il 22 marzo 2022 Volodymyr Zelensky ha parlato al Parlamento italiano e molti deputati e senatori non sono stati presenti, in aula, per svariate ragioni o motivi o cause. Un piccolo elenco di ragioni, motivi, cause, tre termini non sinonimici, più o meno credibili: covidizzati (quanti? boh), malati “normali” (quanti? boh), attività politiche sui territori (quanti? boh), scelta politica da “filoputiniani” ufficiosi (quanti? boh), “anime belle” (quante? boh) etc. Per “leggere” bene i fenomeni osservati occorre distinguere rigorosamente il significato…

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Il male dell’individualismo e le sue origini, la guerra e l’eterogenesi dei fini

René Descartes e il suo cogito ergo sum sono, per certi aspetti, il punto d’inizio dell’individualismo moderno. il “penso dunque sono” rappresenta un modo icastico di dire che il pensiero precede l’essere, nel senso che senza pensiero neppure l’essere può darsi. Mi permetto – sommessamente, senza iattanza – di dissentire da tanto pensatore, in questo flusso logico-deduttivo. Sulla linea di Aristotele e Tommaso d’Aquino ritengo, piuttosto, che l’essere (di tutte le cose) preceda il pensare, non fosse che…

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La guerra e il racconto

I racconti di guerra sono un antico genere letterario, dai tempi degli storici greci Senofonte, Erodoto e Tucidide, e di quelli latini come Tito Livio, Svetonio, Giulio Cesare (che narrò le sue proprie imprese militari) e Tacito, per citare solo i maggiori e più studiati fin dal liceo. Mi viene qui solo da ricordare il grande romanzo di Lev Tolstoj Guerra e Pace, che ricorda il fallito tentativo di Napoleone di impadronirsi della Grande Madre Russia, come la chiamano da…

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Russia vs Ucraina (e viceversa): una storia complicatissima da conoscere

Sul “prima”, cioè sulle vicende arcaiche della Russia ho già parlato quanto basta in precedenti articoli. Qui ricordo solo che, dopo l’arrivo di Cimmeri e Norreni, e quindi dei rematori Rus, il principe Vladimir di Kiev, già cristiano, allargò la sua Rus verso Mosca, mentre a Novgorod si attestava un altro principe, e Mosca doveva ancora assumere importanza primaria per le Russie. Caterina II di Russia Dello zarismo, pure, ho già scritto qualche giorno fa. Qui è utile solo ricordare…

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Guerra e legittima difesa? Rispettivamente, Russia (Putin) e Ucraina

Leggo sulla stampa che, dando armi all’Ucraina, di fatto come Nazioni europee siamo in guerra con la Russia, anche se ciò non è vero. Da niuna parte, in nessuno scritto vedo citare il concetto di morale pratica di “legittima difesa”, che in ogni ordinamento etico-giuridico è prevista, fin dai testi legislativi archetipici, sia dell’Occidente sia dell’Oriente. Per sintetizzare, interpello in tema la morale di Tommaso d’Aquino, che ne trattò diffusamente nella sua Summa Theologiae. Innanzitutto Tommaso distingue gli atti umani…

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Nella fotografia, e – diversamente – nei video, vi è una “sovrabbondanza ontologica” dell’essere

“Nunc aeternum“, o l’ora eterna… si ferma nello scatto della foto. Ciò è fondamentale mentre guardiamo le immagini che ci arrivano dalla guerra. Come per quanto concerne ogni altra immagine di cui prendiamo visione. Diverso è il discorso che possiamo fare se consideriamo le figure in movimento del cinema, dai tempi dei fratelli Lumiere, e ora dei video che tutti auto-produciamo con il cellulare e condividiamo con il… mondo. Ma restiamo sul tema della foto. L’espressione video, ma ferma come…

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