Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Dove la musica a settembre

…sul Tagliamento. Folkest si ferma anche lì con le sue musiche del mondo. La serata è di fine estate, la popolazione varia, vedo reduci di altre battaglie e li saluto. Qualcuno più datato, altri in gran spolvero. Ci sono i nuovi Inti Illimani. Ma io sono lì per Beatriz che farà l’intro al concerto dei cileni. I Fourth Class Travellers, lei, Mattia, Luca e Nicolas sono in gran forma. Propongono otto pezzi loro di grande effetto. Una trance accade quando…

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La Rochefoucauld, vel minima moralia de ridiculis

Caro viandante in cammino,   Lentamente (?) passa il mio tempo, nel tempo relativo del cosmo. Qualcuno che mi vuol bene (un mio omonimo pressoché coetaneo) dice che i miei scritti riflettono sempre più uno spirito icastico, aforisticamente ironico, a volte feroce. Moralista, ma non nel senso di “bacchettone”, lui dice. Sarà perché invecchiando si riesce a guardare le cose con più distacco, sarà perché le si comprende meglio, anche se mai del tutto, sarà perché… non so. La sapienza aforistica…

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L’ora prima dell’alba

…è la più buia, come recita il Talmud Babilonese (Shabbat 31). L’antico autore aveva in mente la stanchezza del pastore in veglia tutta notte nell’eremo dell’oasi. Nulla era accaduto, i briganti non si erano fatti vivi, e neppure i cattivi pensieri. La notte era trascorsa tranquilla, come la prima del mondo, dopo che il Signore aveva pronunziato la parola Bereshit, in principio, dicendo la Parola: Barà. E dicendo aveva creato la luce. Lo spirito di Dio era presente nella notte.

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Il “mito della taverna”

…o di “villettopoli“. Il “mito della caverna” è raccontato all’inizio del libro settimo de La Repubblica (514 b – 520 a) dal sommo Aristocle, più noto come Platone: un passaggio fondamentale della teoria della conoscenza del nostro e della cultura occidentale. Qui, però, parlerò d’altro, echeggiando, alludendo e scherzando su un’assonanza, anzi una rima: quella tra “caverna” e “taverna“. Dal “mito della caverna” al “mito della taverna“. Perché anche la “taverna” è diventata un mito, pur non avendo nulla a che…

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Di storie e geografie dell’anima, del tempo nostro e di facezie

Scrivevo qualche anno fa… Carsiana Di nuovo in Carso, un anno dopo,/ con Ladi, Edward e Joze, e la cagna,/ in un pomeriggio di fine estate che affabula i canti/ e dispiega in meandri l’andirivieni delle nuvole./ La Compagnia del Confine si raduna all’ombra del fico,/ 300 metri sul mare./ A Tublje ci attende Stojan Vodopivec/ “Bevilacqua” in sloveno, in fondo/ alla Vinska Cesta./ Targhe antiche di legno di faggio/ a Kobdilj e scandole di ardesia scura,/ finché…

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La strada, la vita

A mano a mano che ci si addentra verso la campagna le strade si fanno più strette, e la vegetazione avvolge colui che si fa di nuovo viandante. Si fa viandante perché la strada è come la vita, anzi è la stessa cosa, metafora e verità, anzi verità in quanto metafora. Il rumore delle auto, sempre più rare, si allontana e il silenzio prevale. Il vento leggero muove fronde, e piccoli animali si fanno sentire. Case immerse nel verde di…

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Sulla mia strada eventi

Un video inquadra sei sette tipi, che quatti quatti sembrano giocare a rimpiattino nel cortile dell’azienda. Poi si avvicinano e fanno quello che devono fare, mascherati, irriconoscibili, ma non sanno che le telecamere li hanno ripresi. Effrangono, vandalizzano, rubano, rovinano, e poi se ne vanno. Sembra quasi un noir di quart’ordine intercalato da movenze comiche busterkeatoniane. La delinquenza non ha confini, ma è di vari tipi: quella organizzata e criminale, quella occasionale e quella mirata a secondi fini. In questo caso…

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Enèrgheia kaì dýnamis

Aristotele insegna (Met.IX, 6, 1048b e ss.) che la materia è potenza (dynamis), e la  forma è atto (enèrgheia). La potenza provoca un mutamento, ma l’atto viene prima della potenza, come l’adulto viene prima del bambino e la gallina prima dell’uovo, poiché il seme viene dalla pianta. Noi sappiamo invece dalla scienza moderna che il processo è stato evolutivo, ma il concetto aristotelico conserva una sua plausibilità, poiché nel momento in cui un nuovo essere, magari animale, diventa fecondo, mette in moto…

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Riconciliazione

Gli uomini e le donne sognano. E anche gli animali: ricordo la gattina nera della mia infanzia a Rivignano, che a volte sembrava sorridere, occhi chiusi, appallottolata come fanno i gatti, su una sedia in cucina. E mia madre giovane -era una ragazza- la guardava, quasi con divertita tenerezza. E’ sbagliato contrapporre “sogno” e “realtà“. Vanno -invece- giustapposti, messi accanto: e si dovrebbe dire, parlandone, “realtà del sogno” e “realtà della veglia“, perché anche i sogni sono “reali“, sono cose, oggetti…

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Excelsior, più in alto

Ecco che andando si sale. Sentiero 816 a la Mont Cuar, bivio dopo una quindicina di tornanti della mulattiera 815. Ertissimo la prima mezz’ora, si deve prendere fiato. Conto i passi per calcolare la distanza in salita, sole che occhieggia nella macchia boschiva. Nessuno sale con me: beatitudine. Appare sotto il greto amplissimo del Tilaventum, arcaica ferita alpina che scende al mare, amatissimo fiume. A occidente il grande magredo del Meduna selvaggio. Acque verdissime di lago a nord del Brancot. Lo…

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