Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Il “limes” attorno a ogni cosa, il limite dei corpi, delle cose, del mondo

Forse, tra spazio e tempo il punto di riferimento più importante è il “limite”. Da Aristotele e a Kant i due concetti sono considerati categorie trascendentali, cioè valide sopra ogni altra determinazione conoscitiva della realtà. limite di una funzione Il concetto di limite era noto fin dall’antichità, da Archimede di Siracusa fino ai moderni Newton, Leibniz, Euler, D’Alembert. Nel XIX abbiamo la rigorosa definizione di Cauchy e con il tedesco Heine. Successivamente se ne occuparono Dedekind, Bolzano e Cantor.

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Le due libertà: a) di fare, b) di dire

I Greci avevano a disposizione e utilizzavano con precisione due lemmi per dire la libertà, eleutherìa, che significa libertà-di-fare, e parresìa, cioè libertà di dire. In questo pezzo, lasciando stare la eleutheria, di cui qui ho trattato più volte, voglio soffermarmi sulla parresìa, cioè sulla capacità/ volontà di dire le cose il più possibile nel modo più vero e attendibile. La parresìa (dal grecoπαρρησία, composto di pan (tutto) e rhema, ciò che viene detto) nel significato letterale significa non solo la “libertà di…

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La filosofia come rischiaramento esistenziale, dalle “tonalità emotive” alla riflessione razionale

L’educazione è qualcosa che accade e che vive in una cultura e in una società, non solo tra maestro e allievo, perché il soggetto non è una tavoletta di cera, ma una struttura vivente e mobile. per procedere nello sviluppo della “cultura” è bene tradire la tradizione, anche se ciò sembra paradossale. Ad esempio: il concetto di Empatia, oggi sdoganato alla grande dalle psicologie, è da prendere con le pinze: infatti, non può mescolare le anime “ripetendo l’identico” (come spiega…

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Giuseppe il “sociologo”, ovvero la neuro-biologia della malvagità: se così è, può darsi anche una neuro-etica?

Continuo la mia riflessione sul libero arbitrio e sulle capacità/ possibilità di scelta per il bene o per il male dell’individuo umano. Questa volta parto da un racconto fattomi da una persona di origine meridionale, un signore calabrese da molti anni in Friuli, ma capace di narrare con grande efficacia il clima sociale e la cultura di quelle plaghe, che ha favorito l’insorgere, prima di un “familismo amorale” e poi delle forme strutturate di mafia, con ciò che comporta…

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Il gene della “malvagità” MAO-A, la libertà e la colpa: innocenza morale o peccato/ reato?

Se dovessimo ammettere che, se un essere umano fosse dotato del “gene della malvagità”, ovvero se mancasse di alcune parti fondamentali della corteccia prefrontale, quella preposta alla riflessione razionale, che in tale situazione verrebbe impedita, ovvero queste parti fossero condizionate dal suddetto gene, per cui mancasse pure  di un funzionamento corretto dei neurotrasmettitori responsabili dell’umore, come la dopamina, la noradrenalina e la serotonina, tra decine di altri, come conseguenza immediata e incontrovertibile, dovremmo ammettere l’inutilità e l’inapplicabilità di…

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L’anima e l’eternità degli “enti” per il maestro Emanuele Severino e per… me

A 91 anni Emanuele Severino se ne è andato tra gli eterni, come crede e dice e scrive lui, da sempre, dal sempre eterno della sua vita. Parmenideo anti-eracliteo, cristiano nel senso metafisico e non teo-logico del termine. Il filosofo, il professore, è stato rimosso dalla docenza alla Cattolica mezzo secolo fa, perché il suo insegnamento è stato ritenuto da Santa Madre Chiesa incompatibile con il tomismo (non tanto con l’agostinismo) dei fondamenti cattolici. Poi a Cà Foscari, nella…

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Ai confini della laguna

Invitato dall’amico Davide, filosofo venezian, mio valoroso collega in Phronesis (che per il mio affezionato lettore è l’Associazione Nazionale per la Consulenza Filosofica), mi trovo un giorno di gennaio di quest’anno, l’ultimo del secondo decennio, non il primo del terzo come molti imbecilli cercano di dire, a Cavallino Treporti. La sera scende e le persone attendono che si parli di libertà, di come la libertà si può declinare nelle varie forme consentite dalla vita umana e dalla natura, e…

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Valori e linguaggio per “curare” il disagio, premessa necessaria per far crescere le persone nel gruppo solidale

“Valori”, anche se deriva dal verbo latino valeo, cioè valere, è termine molto moderno, nato più o meno dalla cultura illuministica ed economicistica anglosassone e progressivamente molto utilizzato, sia in economia, sia in filosofia morale e politica. Marx ne declinò con passione il significato nei due sintagmi fondamentali della sua teoria politica ed economica: valore d’uso e valore di scambio. Per il dottor Karl il valore d’uso è da attribuire ai beni secondo il loro effettivo utilizzo, mentre il…

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Solipsismus, arrogantia et autophilia (vel narcisismus vanitasque)

La chiusura in se stessi è un modo di rapportarsi al mondo, incapace di relazionarsi. In qualche modo, sia il solipsismo, sia l’arroganza, sia il narcisismo sono modi diversi di chiusura in se stessi.   De solipsismo Il solipsismo (dal latino solus, “solo”, ma anche dal greco òlos, cioè “tutto”, e ipse, “stesso”: “solo se stesso”) è un lemma concernente la teoria filosofica secondo cui l’individuo umano, o persona, è l’unica realtà assolutamente certa, e vera, mentre il resto del mondo è concepibile…

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La “micosi” del male nelle sue varie declinazioni etiche e storiche, sotto i profili: fisico, morale e metafisico. Da sant’Agostino a Hannah Arendt

Il concetto riportato nel titolo  si trova nel carteggio che intercorse negli anni ’60 del secolo scorso fra Hannah Arendt, famosa per il volume La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme, pubblicato nel 1963, e Karl Jaspers, suo maestro dopo Heidegger. Una micosi è una diffusione fungiforme, per cui il male viene descritto come un’epidemia, quasi, come potesse intaccare qualsiasi vivente, per suggerne la linfa e berne anche il sangue. Quasi vampiro, il male, per Jaspers e Arendt, come…

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