Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Hic et Nunc, Qui e Ora, Adesso

Il problema del nostro tempo (l’aveva già compreso Kierkegaard in pieno Ottocento) è l’ansia da prestazione, che crea angoscia. Tutto deve essere progettato, cioè pro-iettato nel futuro. Non c’è attenzione per il presente, perché tutto è in funzione del futuro. E pensare, come insegnava Agostino di Ippona (cfr. Libro XI, 14 – 21, delle Confessiones), che non esiste che il presente, il quale si configura a) come presenza dell’istante qui transit, b) come presenza (alla mente) del ricordo (cioè il presente del passato),…

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La Madonna di Sovereto

“A pochi chilometri di distanza dal paese di Terlizzi, in provincia di Bari, sorge il piccolo borgo medievale di Sovereto, strutturato su due vie principali che s’intersecano, all’incrocio delle quali si trova l’arco di ingresso che immette al Santuario. La Chiesa di Santa Maria di Sovereto nasce intorno al 1100. La sua fondazione si fa risalire alla leggenda del ritrovamento di un’icona sacra rappresentante la Vergine con il Bambino. L’immagine sacra è tanto più interessante se si considera il fatto…

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Black out

…black out improvviso… Beatriz non riesce più a farsi i capelli la musica si è spenta le luci, il frigo, tutto! Brontolando mi raggiunge via cell., io sono a correre, le dico di andare in cantina e attaccare il contatore. Non lo sa fare: aspettami, allora. Arrivo, e note d’arpa  mi accolgono: Canone a tre voci su un basso ostinato e la Ciaccona in Fa minore, di Johann Pachelbel. E poi tornano anche i Dream Theater, e i Rolling e Jimi.

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Crna voda, ovvero la fontana dell’acqua oscura

Nonna Tilde con i nipoti saliva al monte San Martino gerla in spalla, dove portava sul fondo una pentola di minestrone, formaggio, pane e frutta di stagione. La bimba aveva il compito di portare su il fiasco del vino. Il piccolo arrancava in parte, o dietro, sull’erto sentiero. Così era ogni mattina nella buona stagione, quando la famigliola (i genitori dei piccoli non c’erano più) si portava  su in alto, dove lavoravano gli uomini. La nonna depositava tutto sotto il grande castagno…

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La storia del padrone e dell’asino (?)

Un racconto (di Esopo o Fedro, non ricordo), mi dice il mio amico Romano Frè, narra di un tempo e un luogo in cui un padrone aveva un asino che mangiava molto fieno  e biada, epperò lavorava molto. Un giorno il padrone decise di dargli metà fieno, e l’asino continuò a lavorare molto. Dopo un po’ il padrone dimezzò il fieno e la biada che dava giornalmente al suo animale, e l’asino lavorava ancora allo stesso ritmo. Meravigliatosi non poco, il…

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L’uomo della fornace e della pietra

“Compagno Tito vieni abbasso!”, esclamò con forza Don Paolo. Il cappellano era venuto a benedire come da tradizione la fabbrica di laterizi che stava sul Fiume. Era solito venire lui, mandato dal signor Prevosto, che invece preferiva andare a benedire per le case. Comunista convinto, ateo e anticlericale, Tito sulle prime fece finta di non sentire, ma al successivo richiamo, si decise a scendere dal soppalco sul quale stava lavorando, a rifinire con cura alcune pile di coppi. Avevano detto…

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Un Discorso di Pericle, V sec. a. C.

Tucidide riporta: “(…). Qui, ad Atene, noi la pensiamo e facciamo così! Il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia. Qui, ad Atene, noi la pensiamo così! Le leggi qui assicurano una giustizia uguale per tutti nelle dispute private, ma non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza. Quando un cittadino si distingue, allora sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato; non come atto di privilegio, bensì come una ricompensa al merito.

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Ai bordi del pozzo…

La donna samaritana rivolse delle parole coraggiose a Gesù (era inaudito che una donna, e samaritana per giunta,  si rivolgesse a un uomo straniero) al pozzo di Sichar: “…signore, tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo è profondo (Giovanni 4, 11)”. Echi deandreani ex post? “Anche noi spesso non abbiamo secchi, carrucole e brocche, come scriveva don Tonino Bello, che continuava, forse non sempre occorrono mezzi e strumenti per attingere l’acqua fresca che può sgorgare dalle coscienze, specialmente…

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Il Manager e il Pescatore

Raccontano, dicunt, narratur che su una piccola spiaggia dello Yucatan, all’ombra di un pontile, vecchio ma ancora efficiente, stavano amabilmente conversando un manager nordamericano e un pescatore del posto, appena tornato da una fortunata battuta di pesca al marlin, dalla pelle bruciata dal sole. Il primo diceva al secondo: “Ho visto che stamani la pesca è andata molto bene“, “Sì, sì, molto bene, la risposta, ma adesso sono un po’ stanco“. Nel pomeriggio il manager, che stava prendendosi una sacrosanta…

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Del calcio… e di calci nel sedere

Sembra impossibile, ma talora accade… che dal mondo del calcio professionistico, solitamente caratterizzato da insipienza congenita, sia nella maggior parte dei suoi protagonisti, sia in non pochi tra chi se ne occupa da tifoso, vivendolo come un oggetto fondamentale, come fonte di soddisfazione e felicità, per dire, esca qualcosa di non stupido. Ah quante discussioni ridicole illividiscono i lunedì, che di per sé sarebbero giornate bellissime! Uso l’attenuazione, l’eufemismo, la litote, dicendo “qualcosa di non stupido”, per non esagerare, né…

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