Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

L’orizzonte del Dialogo

L’antica Iguvium ci ha accolti nel silenzio appenninico di un’estate strana, ondivaga. Di vento e improvvise calure. Diversi giovani si sono avvicinati a Phronesis che si trova -come da tradizione- al seminario estivo. E a noi seniores, tra i quali sono come un custos studentorum. Si iscriveranno al “percorso formativo” per darsi a disposizione come filosofi pratici, come persone in grado di aiutare a fare chiarezza nei concetti e nelle controversie esistenziali e relazionali di chi lo chiederà. E’ bello…

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La “preda-predatrice” talora è idiota

Noi umani non abbiamo canini adeguati per strappare la carne, non siamo predatori. Eppure comandiamo (a nostro modo) sul mondo. Quasi ubbidendo a Iahwe, il Signore Dio, che in Genesi (1, 26) affida a Adamo la creazione. Siamo stati prede per centinaia di migliaia di anni, salvandoci con la fuga e… con l’astuzia, cioè con l’intelligenza. Con ciò che ci ha differenziato dagli altri grandi primati. Un giorno guardavo tre femmine di orango al Parco zoo di Roma, il loro sguardo era…

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Di un certo “autismo”

L’autismo, o Sindrome di Kanner, è ritenuto dagli studiosi un disturbo che interessa la funzione cerebrale; la persona affetta da autismo manifesta una spiccata riduzione delle possibilità di socializzazione e di comunicazione. Non si conoscono ancora le sue cause originanti. Correntemente la definizione clinica più condivisa è Disturbi dello Spettro Autistico (DSA o, in inglese, ASD, Autistic Spectrum Disorders). Nel DSM-IV l’autismo rientra nella categoria clinica dei “Disturbi Pervasivi dello Sviluppo“, di cui fanno parte anche altre sindromi, come quella di Asperger, di Rett e il…

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Stefano

Caro Stefano, sei andato da un’altra parte, ieri. Ti seguivo quando eri un leggero, agile e sorridente centravanti, con il tuo nome e cognome che si armonizzavano bene. “Borgonovo“, quasi un toponimo di origine medievale. Stefano dei Borgonovo. Ho letto cosa hanno scritto persone che ti conoscevano e altre che non ti conoscevano. Ti hanno chiamato “eroe“, “testimone“… Starei attento con le definizioni. Mi sembra di poter dire è che hai conosciuto il dolore. Il dolore ci accompagna come una possibilità…

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Le neuroscienze e il libero arbitrio. Il “determinismo causale”

Eddy Nahmias, del Dipartimento di Filosofia e dell’Istituto di Neuroscienze della Georgia State University,  si chiede da tempo “Is Neuroscience the Death of Free Will“, ed è una domanda che mi faccio anch’io, perché mi inquieta non poco. Egli pensa che il libero arbitrio sia del tutto illusorio, perché i circuiti neuronali funzionerebbero meccanicisticamente e “necessariamente”. E’ evidente, come più volte abbiamo detto in questo sito, che tale posizione scientifica produce un’immediata conseguenza: che nessuno è responsabile delle proprie azioni, perché queste…

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De Providentia et de Libertate

Si occupa di noi umani la pronoia o providentia? Vi è qualche fatto consequenziale tra il male che viene fatto da qualcuno, ma proprio in conseguenza di tale male fatto proprio su lui stesso, vale a dire ci sono punizioni, in qualche modo, luogo e tempo, oltre a quelle che potrebbero applicare le leggi umane, in presenza di un reato di cui si sia accertata la responsabilità e la colpa? Quare aliqua incommoda bonis viris accidant, cum providentia sit, cioè per quale…

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Cambiamenti e discontinuità

Caro lettore, il lavoro, e quindi la vita umana, cambieranno ancora. Come è naturale che sia. E radicalmente. Non perché lo sostiene Jeremy Rifkin da qualche decennio, ma perché se ne intravedono le vestigia, i segnali ancora deboli, ma ben visibili. Finirà il lavoro di massa (sta già finendo), con buona pace dei sindacati generalisti, “di classe”. Ad esempio il mio lavoro “di massa” è già finito da quasi vent’anni. Forse sono un prodromo. Ogni giorno io cambio mediamente almeno tre aziende,…

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La crisi della relazione nel tempo della comunicazione

  Il rischio di questi tempi è quello di scambiare la comunicazione con la relazione. Soprattutto i giovani stanno vivendo una stagione in cui il mezzo sostituisce il sentimento, il telefono la parola, il messaggio lo sguardo. Bisogna parlarne insieme, per capire come andare avanti recuperando i tempi e gli spazi del dialogo. Il mezzo non dà la libertà, né la distanza può regalare verità: questa si nasconde negli interstizi del dolore, della vita, della mancanza e del ritrovamento, del…

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Dove finisce la mente…

…e comincia il resto del mondo? Il bel titolo di un libro di Michele di Francesco e Giulia Piredda, pubblicato da Mondadori Università Milano (2013) mi incuriosisce. Già Descartes riteneva che il punto di contatto tra res cogitans (cioè l’io e Dio), e la res extensa (cioè il mondo), fosse una ghiandola  detta pineale posta nel lobo frontale. Ma il grande René usava il suo metodo intuitivo-deduttivo per una scienza certa ed evidente, con i mezzi del  suo tempo.

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Neuroni e giudizio morale

Quando l’uomo compie un atto, buono o malo che sia, la domanda concerne la sua libertà. E’ dato acquisito che la sua responsabilità sia proporzionata alla libertà esteriore ed interiore di cui dispone. Il libero arbitrio è la misura della responsabilità morale. Vi sono però anche altre teorie morali, meno spirituali e più materialistiche, si potrebbe dire. Un caposcuola di queste è senz’altro David Hume, che ai nostri giorni ha non pochi emuli. Si potrebbe dire che Hume è…

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