Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

L’Agenzia delle Entrate e la mia progressiva e certa (eh eh) umanizzazione

Racconto odierno, via Mentana 6, Udine, Agenzia delle Entrate. Ieri ricevo una citazione per mancato pagamento delle imposte di registro per una sede di agenzia del lavoro di cui avevo curato l’apertura nel 1999. Avevo la delega della società interinale a trattare a nome e per  conto suo locazioni, selezione di personale amministrativo e commerciale, assunzioni, pagamenti etc. Tra il ’99 e il 2004 ho aperto o implementato sei sedi aziendali, tre in Friuli (Udine, Pordenone e Maniago) e tre…

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La foresta di Arenberg

La Parigi-Roubaix è il mito del ciclismo da centosedici anni, caro lettore. E’ stata vinta da alcuni tra i più grandi ciclisti di ogni tempo, soprattutto quelli polivalenti, cioè capaci di vincere sia corse a tappe sia corse di un giorno: citare qui nomi come quelli di Henry Pelissier, Fausto Coppi, Rik Van Steenbergen, Rik Van Looy, Eddy Merckx, Walter Godefroot, Roger De Vlaemick, Felice Gimondi, Bernard Hinault, Sean Kelly, Francesco Moser, Johan Museeuw, Tom Boonen, Fabian Cancellara, fa venire…

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“Fuga senza fine”, il caso e la necessità, o del destino di ciascuno di noi

Qualche giorno fa ho qui parlato di Joseph Roth proponendo alcuni cenni sul suo Le città bianche, romanzo breve o racconto lungo inserito in Opere (1916-1930), edito da Bompiani, oltre che edito separatamente, come le altre opere narrative del grande narratore austro-ebreo-galiziano. Qui accanto, gentil lettore, trovi la prima di copertina dell’edizione Adelphi di un altro testo rothiano, citato nel titolo e in questo post. E dunque oggi mi piace proporre un breve passo tratto da Fuga senza fine, la storia…

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Marco Travaglio, Erri De Luca, don Luigi Ciotti, Roberto Saviano, il prof. Wladimiro Zagrebelsky e Matteo Renzi, per me campioni acclarati dei “malmostosi”

In tutto il mondo ammirano l’Italia e gli italiani, come non ce lo immaginiamo neppure, forse a parte solo i francesi, che invece non ci amano, perché minimo minimo sono gelosi, e fors’anche invidiosi, e chi sa un poco di filosofia morale ha ben presente che l’invidia è un vizio gravissimo, addirittura il peggiore dopo la superbia, come insegna il mio principale maestro di etica, san Tommaso d’Aquino. L’Italia e gli Italiani sono considerati in generale il posto e…

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Grazie a Georg Friedrich Händel, tedesco di Sassonia, che ascolto da quando ero ragazzo, e grazie al mio sentire… sinestesico

Caro lettore, magari scrivo il nome di Händel all’inglese George Frederick, o ancora Giorgio Federico all’italiana, ché il grand’uomo venne più volte in Italia e vi stette una volta per ben tre anni, dove incontrò Alessandro  e Domenico Scarlatti, Tomaso Albinoni, Benedetto Marcello, Arcangelo Corelli, e forse anche Antonio Vivaldi. Nel 1708 a Roma gareggiò agli strumenti con Domenico Scarlatti, alla presenza del cardinale Ottoboni, suo ospite, come usava allora, surclassandolo all’organo, e come avrebbe potuto finire diversamente? E stiamo parlando di un musicista meraviglioso,…

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Cosa si trovano di fronte a questo punto Di Maio e C., cioè Salvini e non so chi altri, se vogliono governare nell’interesse dell’Italia e degli Italiani, come proclamano da un decennio, dopo il periodo del “vaffa…” che ora è obsoleto (pare) anche da quelle parti, e che non può più bastare denigrare sempre e comunque gli avversari politici? E una missiva al Presidente Mattarella… sorpreso?

Caro lettore, una cosa: 12 miliardi di euro di esportazioni persi verso la Russia in ragione delle sanzioni UE in vigore dal 2014. Su questo, visto l’orientamento di Lega e M5S forse qualcosa si farà, a meno che non se la facciano sotto. Forse stanno pian piano capendo che non è facile governare in prima fila (Matteo S.) o per la prima volta (Giggino), stanti i loro intelletti brillantissimi (eh eh) e i caratteri presuntuosi anzichenò. Altri temi: revisione legge…

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Edith Scaravetti, Toulouse, France

“Edith Scaravetti, colpevole di aver ucciso il marito violento con una carabina e averlo murato nel cemento, è stata condannata a 3 anni di carcere contro i 20 che chiedeva l’accusa.” (dal web) Nella sentenza di Tolosa i giurati hanno tenuto conto di tutte le angherie subite dalla trentunenne, con tre figli, in dieci anni di convivenza matrimoniale. “Omicidio involontario” e perciò di gravità molto inferiore alle altre fattispecie del volontario e del premeditato. La signora Scaravetti, di chiara origine…

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Le città bianche e altri racconti

Non avevo mai letto seriamente Joseph Roth, solo qualche brano ancora da liceale. Vi ho rimediato in queste settimane e consiglio il bellissimo volume collettaneo di romanzi e racconti lunghi edito da Bompiani, di milleduecento pagine, una trentina di anni fa. Me lo regalò quando uscii dal sindacato il segretario regionale della Cisl di allora, un gentiluomo colto, merce rara in quegli ambienti allora, e ora più che mai, purtroppo. Il Mediterraneo è circondato da “città bianche”. Dalla costa istriana e dalmata,…

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Preferisco Putin a Theresa May, tra Erdogan e la confusione in Turchia meglio il “sultano”, idem in Egitto, e mal si dica di Sarkozy

Caro lettore, ti propongo una riflessione politicamente scorrettissima. Si legge qua e là da qualche anno: che lo csar (Putin), il sultano (Erdogan), il generale (Al Sisi), l’imperatore (Hi Jinping) sarebbero deprecabilmente “antidemocratici”, secondo la stampa occidentale perbene e secondo l’Alto Rappresentante Esteri dell’UE, Federica Mogherini, per l’amor di Dio. E dunque: l’Italia è la seconda nazione esportatrice verso la Russia dopo la Corea del Sud, prima dell’Europa, con incrementi pazzeschi anno su anno, nonostante le ridicole e ingiuste sanzioni comminate dalla…

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Trisillabico, sdrucciolo o tronco, Nìbalì

…Nìbali o Nibalì, à la francese. “Un uomo solo al comando, la sua maglia è bianco-celeste, il suo nome Fausto Coppi“, la voce di Mario Ferretti canta l’airone che ha spiccato il volo staccando tutti nella tappa Cuneo-Pinerolo del Giro d’Italia del ’49. Bartali ha 35 anni e ha forato quattro volte, arriva a Pinerolo con quasi dodici minuti di ritardo, secondo, o primo di un’altra corsa. Mio padre Pietro ascolta la radiocronaca e me la racconta vent’anni dopo.

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