Prima la voce di Roger Daltrey e poi quella di David Gilmour. Domenica mattina contro la guerra e contro i “muri”, dentro e fuori di noi. Who e Pink Floyd, tra la fine dei ’60 e gli ’80. La giornata è uggiosa come una delle ultime canzoni di Lucio Battisti. Gli arpeggi si alternano alle bombe. Struggimenti rinnovati nelle dis-torsioni e torsioni del tempo. L’ineluttabile sortito dal belluino albergante nell’umano. “…they are breaking the Wall“. Muri, fuori e dentro l’uomo. … e…
memoria
“A flagello Terraemotus, libera nos Domine”, L’Aquila, 6 aprile 2009
Quando le acque o la terra prendono il sopravvento l’uomo torna ai tempi primordiali della pietra. Guarda attonito i muri sbrecciati e la sua casa crollata e non si allontana. Preferisce dormire in macchina in vista del luogo, dell’utero nel quale si è chiuso per dormire migliaia di notti, dove è nato, dove sono nati e forse morti i suoi genitori, nonni, bisavoli, dove con uno sguardo si raggiunge la fontana e la chiesa, e l’angolo dietro la latteria del primo bacio, dove… …
Fiori di Carnia, Cima Sappada e Paluzza, 8 marzo 2009
Le tombe son piene di neve. Riposa, l’operaia Angelina. René e Agostino con lei, sepolti tra il Siera e il Peralba. Un garofano rosso è rimasto. Più a oriente, tra i monti, una donna. Il cielo inrosato la avvolge. Un garofano rosso ha il suo posto. Pero el cielo no tiene frontera y el espirito vuela. memoria | notula…
Ricordo un uomo, Alexander Langer
Serate a Spello e a Bolzano di metà stagione, quando basta un pullover sopra la maglietta per difendersi a sera dal venticello che sale dalla…