Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Due o tre cose importanti: a) “Vi voglio vive, donne!” Occorre un’educazione di base dei maschi in famiglia, un’educazione etica nella scuola per tutti e tutte, una prevenzione degli attacchi maschili alle donne e anche un loro addestramento all’autodifesa (a costo di scandalizzare il mio lettore) b) Trump è un vecchio bambino capriccioso narciso bullizzante, Putin è un vecchio bambino cattivo e crudele, come classica spia del KGB, Meloni si arrabatta come può, Schlein, Salvini&Conte (li metto assieme, anche se loro fanno finta di essere diversissimi), Renzi il “presumido”, “Gianni e Pinotto”, ovvero, diversamente detti Bonelli e Frate Janni, et varia diversaque humana gens, certamente – di prima mattina – non leggono “Lettere a Lucilio” di Lucio Anneo Seneca, né tanto meno i “Pensieri” di Marco Aurelio, né infine “La Critica della Ragion pura pratica” (“che pretese!” chiosa un mio amico)

Che disastro! ita dico: …sicut bellum et bellum et bellum contra astra! Spes contra spem (comunque). Donald Trump riunisce i “suoi”, operai compresi (paradosso solo apparente, se ci togliamo gli occhiali marxiani con i quali spesso, o quasi sempre, osserviamo i lavoratori), nel Roses Garden della White House. Tabelle alla mano spiega le cifre dei dazi che ordinerà a partire dal giorno stesso, 2 aprile 2025, che lui definisce “Liberation Day“, con la solita (semi-)cialtronesca enfasi. E il mondo fibrilla.

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