Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Que viva Argentina, ma che brutta la vestaglietta di Messi! “Sport-washing” di bassa lega, e che brutti i comportamenti, avuti dopo la conquista del titolo mondiale, del “Dibu” Martinez, portiere argentino dell’Aston Villa, un gran maleducato. Punti persi per la gloriosa Nazionale argentina, cui io tengo, subito dopo l’Italia!

E’ come se fosse “andato a posto” un evento naturale, e perfino razionale, della storia del calcio, che abbia vinto l’Argentina il mondiale di calcio, pure se in… Qatar, cioè in uno dei posti attualmente più sbagliati del mondo, forse battuto nel genere solo dalla Corea del Nord, dall’Iran, dalla Somalia, dalla Libia, dall’Eritrea e compagnia disumana. E naturalmente dalla Russia, che comunque aveva avuto il suo mondiale, (in coabitazione con l’Ucraina!) nel 2018. Avenida 9 de Julio, Santa Maria…

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Humanas mediocritates observo

Ora che la signorina Piperno da Roma è tornata a casa dall’Iran dove ha passato in carcere quarantacinque giorni per essere stata “beccata” a manifestare giustamente per ricordare l’ammazzatina (copyright di Andrea Camilleri) vigliacca di Masha Amini, mi viene da ragionare sull’accaduto. I media la presentano come una travel blogger, cioè una viaggiatrice che pubblica i suoi viaggi su un blog che raccoglie pubblicità per conseguire un reddito. Oggi ci sono vari tipi di blogger, in generale organizzati e visibili…

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…surfando sull’orlo del caos, logica fuzzy, frattali e auto-similarità, casualità e causalità, nella natura e nell’uomo stesso

Le immense onde oceaniche che si abbattono sulle coste frastagliate dell’Algarve (toponimo derivante dall’arabo Al Garbh), sembrano travolgere il coraggioso surfista, ma quegli emerge miracolosamente da sotto la ripiegatura dell’onda che lo rincorre. E lui continua surfando… sull’orlo del caos. Locandina del film “Un mercoledì da leoni” Queste onde richiamano concetti matematici come i frattali da un lato, e filosofici come la complessità dall’altro, i cui assiomi primari sono stati approfonditi in questi anni da studiosi di fama come il…

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Di Berlusconi, un uomo pericoloso e fuori controllo, e di altri che pensano di poter riscrivere, anche se solo in una piccola parte, la storia d’Italia del ‘900 (come Bersani)

Berlusconi è pericoloso nella misura proporzionale al suo potere, che è ancora immenso, in Italia, con la sua visibilità mediatica e i suoi media di proprietà, televisioni e giornali. Se le sue aziende sono dirette e gestite da persone responsabili e capaci, come i suoi figli e il dott. Fedele Confalonieri, il suo agire politico non conosce soggetti in grado di orientare il suo dire in modi che non siano pregiudizievoli di interessi più vasti e collettivi. Di…

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Donne Persiane

Charles Louis de Secondat, Barone de La Brède et de Montesquieu mi viene in mente per assonanza del titolo di questo pezzo con il suo Lettere Persiane, Lettres persanes), pubblicata anonima nel 1721 ad Amsterdam. Lo scambio epistolare fra due persiani che viaggiano in Europa, Usbeck e Rica, offre a Montesquieu l’espediente per pubblicare, in forma di lettere, brillanti saggi nei quali la società e le istituzioni (francesi innanzi tutto), sono descritte secondo moduli relativisti, adottando il punto di…

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Work-Life Balance, alla ricerca di un equilibrio tra vita e lavoro

Sempre più si nota l’espandersi del fenomeno delle dimissioni, soprattutto di giovani, dai più vari “posti di lavoro” dei settori privati, fenomeno di tali dimensioni da meritare una prima riflessione, non solo di carattere socio-statistico, ma anche filosofico-esistenziale. Se per decenni, anche osservando solo l’Italia, e forse da oltre mezzo secolo, si potrebbe dire dal boom economico dei primi anni ’60, l’acquisizione di un “posto di lavoro” (si notino le virgolette il cui significato spiegherò più avanti), è stata il…

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Venticinquenni belli e forti ciondolano da una panchina all’altra in centro a Udine, con il cellulare in una mano e una Red Bull nell’altra

Qualche giorno fa ero a Udine per andare dal dentista, il bravo dottore P., parcheggio e mi guardo in giro. Occhi attenti mi scrutavano. Anzi, distratti. Sulle prime mi erano parsi attenti, ma poi, guardando meglio, mi sono accorto che osservavano oltre me, dietro a me, guardavano un po’ la mia auto che, anche se vecchia, è ancora attrattiva, perché è una berlinetta sportiva molto feroce, perché veloce, e un po’ guardavano amici e conoscenti loro che stavano arrivando. sfaccendati…

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L’abbaiare alla luna, l’abbaiare di alcuni giornali come il travagliesco Fatto, e l’abbaiare alla Russia (di tale Stoltenberg, nomen omen), per contrastare, sbagliando, l’aggressione del fanatico-autoilludentesi-csar (“di tutte le Russie”)

L’immagine dei latrati della Nato verso la Russia, evocata (e attuata da Jens Stoltenberg, che non mi rappresenta) da papa Francesco in questi giorni, è potente. E opportuna. Così come è stata opportuna la smentita al segretario generale della Nato da parte del cancelliere Scholz (Macron consenziente). Per nulla opportuni sono, di contro, i titoli travaglieschi de Il Fatto Quotidiano, che trasudano un compiacimento eticamente incomprensibile, oltre che maligno, per i problemi del mondo, quasi che il male diffuso possa…

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Due leader – in modo diverso – un po’ confusi: il papa e Conte (Giuseppi), “leader” si dice, il primo per posizione oggettiva (è il “Papa”), il secondo tra virgolette, cioè secondo il “segno logico” delle virgolette, per modo di dire: “leader”, perché contrastato al suo interno da uno che è più “leader” di lui, Dimaio, e quindi non-leader

Papa Francesco è un po’ confuso sulla guerra di aggressione della Russia all’Ucraina. Probabilmente è anche un problema linguistico: pensando lui in lingua spagnola, non riesce a cogliere le sfumature dell’italiano, per cui il suo linguaggio, il suo codice espressivo è a volte impreciso e quindi confuso. Secondo: ho l’impressione che la sua preparazione culturale sulla storia contemporanea e sulla storia dell’Europa sia un pochino carente. Attenzione, non sto “parlando male del papa”: sto solo cercando di individuare i limiti…

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Il possibile ruolo di papa Francesco per la pace: se accettasse l’invito di Zelensky di andare a Kijv, sarebbe al sicuro? Una visita del genere sarebbe opportuna, efficace?

Circa la sicurezza personale di papa Francesco se accettasse l’invito del presidente ucraino Zelensky di andare a Kijv mi sento di dire che, in generale, nessuno avrebbe interesse a fargli del male, neppure, per dire, i Ceceni amici di Putin. I Russi certamente, no. Potrebbe essere solo vittima dell’azione folle di un militare che, contravvenendo agli ordini, cercasse di colpirlo con un’arma molto potente, per dire un missile ipersonico lanciato dalla Bielorussia, magari. Pure illazioni: nessuno colpirebbe il papa. troppo…

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