Rivendico lo spazio mentale politico e culturale di una sinistra, di un socialismo democratico che possa fare a meno dell’elenco di persone che ho citato nella seconda parte del titolo, recuperando le figure elencate nelle prima parte.

Da anni mi annoio ascoltando e leggendo parole e testi di persone che si collocano “a sinistra” nello schieramento cultural-politico italiano, ma in realtà sono esempi di mero snobismo chiccoso.
Non ho nulla da condividere con l’elenco delle persone collocate “a sinistra” nel titolo.
Ho tutto da condividere con i lavoratori, gli imprenditori, gli studenti, i colleghi che conosco e con i quali collaboro e con-vivo nel lavoro e nella cultura.
…e con gli artisti e gli studiosi del primo elenco, che forse piacciono individualmente a quelli/ e del secondo elenco, ma ciò non basta, non vi è la proprietà transitiva. Un esempio: se a Cirinnà piace Breton, non è detto che siccome a me interessa Breton, mi piaccia Cirinnà. Chiaro?
Mi fermo qui, perché l’articolo è tutto o quasi nel titolone, la cui struttura mi convince sempre più.
30 Settembre 2022 at 11:10
Basterebbe anche un po’ di Nietzsche….
1 Ottobre 2022 at 07:31
Che dire, Giorgio? Basterebbe proprio solo un po’ del grande di Roecken…