Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

La dannosità delle “migliori amiche” e altri guai

Ogni tanto mi chiedo la ragione per cui le ragazze di oggi debbano avere sempre bisogno della “migliore amica”, la quale non sempre ricambia il sentimento, e spesso lo tradisce con vili attività stalkizzanti. Lo psicologo ci può spiegarne le ragioni… con il bisogno di avere qualcuno che non ti giudica, che ti è vicino, ti è fedele in tutte le situazioni, e così via.

Leggo sul web: “Migliore amica non significa la preferita tra le amiche, ma significa qualcosa di più. Significa avere una persona accanto che non ti giudica e ti accetta per quello che sei, che ti ascolta, che ti scherza e ti rimprovera come se fosse un padre quando quello che fai non gli piace. Significa anche avere qualcuno su cui contare, qualcuno a cui puoi dire tutto senza provare vergogna perché lei non ti giudicherà ma saprà consigliarti. Qualcuno che sarà come una sorella e sarà difficile, impossibile, dimenticarla. E per me quel qualcuno sei tu.”

Epperò ho notizie e sono coinvolto e cercato per le mie competenze filosofico-pratiche per affrontare casi nei quali la “migliore amica” si è comportata come una autentica carogna. Allora quella non era proprio la migliore amica, ma una gelosa se non invidiosa di una ragazza più bella, più in vista, più ammirata, più desiderata.

Dopo mille moine, all’improvviso la bella sprovveduta che pensa di avere in A, per modo di dire, la migliore amica, si accorge che A la sta sputtanando sul web, e nel modo peggiore. Così piange e si dispera, si vuole quasi ammazzare. Controlla ogni momento il cellulare e se vede qualcosa che la riguarda si impanica subito, il cuore le batte forte, non sa se è rabbia o dolore, non capisce, non ci crede perché mai avrebbe immaginato che A avesse parlato di lei in quel modo e con chi, poi? La migliore amica ora è come una bestemmia. La migliore amica ora è una nemica. La delusione si alimenta con l’ammalamento della volontà e viceversa. Le ragazze “punite” dalle migliori amiche vanno in crisi a scuola e ovunque…

Altri guai non mancano, brutte facce in tv, parlari inordinati e talvolta squallidi, linguaggi impoveriti e sciatti. Non posso non dare uno sguardo al “tempo” e ai modi della politica attuale, quasi quotidianamente, ogni volta che scrivo. Mi scappa proprio. E mi pare che il concetto di “migliore amica”, rigorosamente al femminile, ché i maschi non hanno bisogno di migliori amici per qualche profonda ragione di genere che un giorno o l’altro mi deciderò a studiare, mi par la metafora della politica di governo attuale. I due soliti noti paiono proprio due “migliori amiche”, che si dicono e dicono “si va avanti”, “ah io con lui non ho nessun problema”, “le parole in libertà e le offese delle scorse settimane erano frutto della campagna elettorale”.

Dimaio e Salvini sono “due migliori amiche”, che si cercano e si insultano, si chiamano e si sputano addosso sputando in aria, però, e la fisica ci insegna che il liquido biologico emesso verso l’alto, a causa della brezza può tornare sul grifo dello sputante, e non sull’ampia e intelligente fronte della “migliore amica”. Eh Eh. Se la situazione non fosse preoccupante sarebbe comica.

Anche i discorsi dell’opposizione di sinistra sono fuori  controllo, ché quando si sente Zingaretti parlare dell’Italia (ovviamente anche lui parla “del Paese”, e non so lo intende con la P maiuscola) pare che le cose siano a un punto tale da suggerire il suicidio a tutti. Sono convinto che non se ne rende conto e nessuno gli spiega che l’effetto che fa su molti esseri pensanti, che magari votano PD (come me), è questo.

Deve cambiare il linguaggio, devono essere scelte parole più adeguate, precise, perfino raffinate per descrivere la situazione, che è grave soprattutto a causa degli atti di questo governo di sconsiderati, ma anche per atti di governi precedenti, tenendo conto degli ultimi (almeno) tre decenni.

Tornando alle “migliori amiche”, è bene riflettere sul tema. Suggerirei alle ragazze di cambiare (anch’esse) espressioni, e di parlare di “amiche” senza aggettivi, poiché il giudizio di eccellenza, a quelle età, può essere smentito in ogni momento. Le giovani menti sono ondivaghe, fragili condizionabili, perfino manipolabili e -cosa non strana se si ha qualche idea dell’evoluzione-maturazione della psiche umana- auto-manipolabili. Le ragazze, confrontandosi continuamente sui social, entrano obiettivamente in competizione, creano alleanze “stupide” contro qualcuna, per gelosia o per disinformazione e allora inizia la persecuzione. Negli ultimi anni anche con conseguenze tragiche.

Lasciate perdere le “migliori amiche”, e scegliete amiche che non sono gelose di voi, care ragazze, e coltivatevi con cura e attenzione, ché così crescete in equilibrio e virtù, per diventare donne capaci di guidare le vostre vite e aiutare i maschi con cui avrete coesioni di vita: loro ne hanno bisogno.

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