Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Cosa si trovano di fronte a questo punto Di Maio e C., cioè Salvini e non so chi altri, se vogliono governare nell’interesse dell’Italia e degli Italiani, come proclamano da un decennio, dopo il periodo del “vaffa…” che ora è obsoleto (pare) anche da quelle parti, e che non può più bastare denigrare sempre e comunque gli avversari politici? E una missiva al Presidente Mattarella… sorpreso?

Caro lettore,

una cosa: 12 miliardi di euro di esportazioni persi verso la Russia in ragione delle sanzioni UE in vigore dal 2014. Su questo, visto l’orientamento di Lega e M5S forse qualcosa si farà, a meno che non se la facciano sotto. Forse stanno pian piano capendo che non è facile governare in prima fila (Matteo S.) o per la prima volta (Giggino), stanti i loro intelletti brillantissimi (eh eh) e i caratteri presuntuosi anzichenò.

Altri temi: revisione legge Fornero e reddito di cittadinanza, sforamento del 3% del deficit, etc. Ma sanno questi buontemponi che i mercati finanziari e il buon Weidmann-faccia-da-bravo-ragazzo-cattivo, presidente della Bundesbank, ansiosissimo di sostituire Mario Draghi alla Banca Centrale Europea sono con le armi spianate per far partire lo spread/ mandare lettere di infrazione per interposta Commissione UE, cioè a firma del buongustaio-buonvinaio Juncker?

Alla prova dei fatti le cose potrebbero non essere così facili come nei comizi dove si brandiva (Salvini) il Rosario di Maria di Nazaret (a proposito, chissà quante risate si sarà fatta con suo Figlio la bella Signora vedendo il prode segretario leghista far bella mostra della sua praticanza mariana!), oppure dove si giudicava con la mannaia tutti gli avversari politici (Di Maio). E ora quest’ultimo deve incontrare il babau Berlusconi, volente o nolente, se vuol fare il premier, e Dio non ci punisca con tale sciagura! Ma forse ce lo meritiamo come Italiani, e comunque non io, che non ho mai votato e mai voterò questi loschi figuri.

Vengo al PD, disgraziatissimo mio partito, visto che manca un partito socialista. Spero che rimanga segretario Martina e che il ragazzo Renzi rimanga in panchina il più a lungo possibile, magari impegnato a consigliare suo padre di non fare ancora cazzate/ ragazzate. Ma chi dei due è più ragazzo? Dio mio, se lo avessi avuto a portata di mano in questi ultimi cinque anni, come sarebbe finita… per lui. Dico: dialetticamente.

La Meloni non so che ministero avrà, ma potrebbero darle il ministero delle politiche agricole, visto il cognome cucurbitaceo. Frattini potrebbe essere un buon Capo del Governo, sì, per esperienza, conoscenze e competenza.

In Friuli Venezia Giulia si voterà tra qualche settimana, e spero vinca il Centro-Sinistra, che voterò, anche se il presidente in pectore, ex sindic di Pordenon non mi è simpatico. E’ uno di quelli arrivati l’altro ieri, comunque, mi pare sia ragioniere (non ce l’ho con i ragionieri, della cui categoria professionale molti conosco e apprezzo). Lo ho incontrato un paio di volte con altre persone, ma sono sicurissimo che non si ricorda di me, perché è una di quelle persone che si ricordano solo di chi gli serve. Di solito si ricorda dell’altro la persona meno importante, nel caso io, che nella sua geografia antropologica dovrei proprio colà collocarmi. Mi spiace per lui ma è vero il contrario, e di gran lunga, perdona questa auto-valutazione comparativa, mio gentile lettore, ché io vengo da più lontano di lui, ero persona importante quando lui aveva appena finito le superiori, e lo lascerò, se Dio vuole, alla dimenticanza, restando io quello che sono, di gran lunga più… di lui, sotto ogni profilo, a partire da quello culturale.

Lo voterò, perché è comunque meglio della sua minuscola (in ogni senso) predecessora, e del suo magro contendente leghista.

Per finire questo mio pezzo di livello abbastanza basso, mio lettore, ti regalo in anteprima la lettera che domani invierò al Presidente Mattarella, ovviamente in cartaceo, perché non ho la sua e-mail. Nella lettera tratteggio il tema del linguaggio politico in voga, quello che ha abolito la parola “Patria” e preferisce la dizione “paese” a “Italia“. Se vuoi/ puoi, divertiti…

 

Codroipo, 29 marzo 2018

Oggetto: paese, Italia, Patria

 

Caro Presidente,

stimandoLa molto, mi permetto una riflessione in poche righe sul tema all’oggetto.

Dopo il fascismo il lemma “Patria”, credo -molto semplificando- è caduto nel dimenticatoio, come se fosse qualcosa di disdicevole dal punto di vista concettuale e anche morale.

Si è dunque preferito, in generale, sia da parte della politica, sia da parte delle istituzioni [con l’eccezione del Presidente Ciampi, e forse di qualche suo predecessore], utilizzare -per dire qualcosa dell’Italia- il termine più neutro, meno impegnativo e surrettiziamente anglofilo, “paese” [country].

Nessuno, o quasi, usa più il termine “patria”, e soprattutto da parte della sinistra, cui appartengo da quando ero ragazzo [nel PSI da cattolico, e ora nel PD], lasciandone l’egemonia alla destra o addirittura a fascisti nostalgici, e non solo.

E pensare che la dizione “l’Italia”, invece de “il paese”, “questo paese” [dizione che marca addirittura una distanza con l’aggettivo determinativo “questo”, e sarebbe meglio allora che i dicenti tal espressione usassero il desueto “codesto”], “il nostro paese” addirittura è più breve, ché la natura economizza le energie, come ci insegnano i paleo-antropologi e i neuro scienziati.

Non oso dire si usasse il termine “Patria”, ma non mi parrebbe peregrino, senza abusarne!

Mi piacerebbe molto Lei potesse fare qualcosa in merito, poiché mi sembra si stia sempre più banalizzando il linguaggio, dando messaggi fuorvianti soprattutto ai giovani e ai ragazzi, che non hanno memoria storica e non studiano la storia, anche per le conseguenze delle ultime disgraziatissime riforme della scuola.

Ne parlo con cognizione di causa perché mentore di diversi giovani neolaureati in medie e grandi aziende, come docente e come ricercatore di discipline teologico-filosofiche e sociologiche.

AugurandoLe ogni bene, Le porgo i migliori saluti.

 

Renato PILUTTI

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