Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Il web e l’orgia degli stupidi

stupidity-doing-same-thing-over-button-0681Carlo Maria Cipolla, storico, è autore di un classico libro sulla stupidità, sintetizzato in un saggio breve, omonimo, disponibile sul web. Riporto qui  le cinque “regole” (della stupidità) da lui codificate.

1. Sempre ed inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi, 2. La probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della stessa persona. 3. Una persona stupida è una persona che causa un danno ad un’altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé od addirittura subendo una perdita. 4. Le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide. In particolare i non stupidi dimenticano costantemente che in qualsiasi momento e luogo, ed in qualunque circostanza, trattare e/o associarsi con individui stupidi si dimostra infallibilmente un costosissimo errore. 5. La persona stupida è il tipo di persona più pericoloso che esista. Lo stupido è più pericoloso del bandito.

Mi pare che l’analisi di Cipolla si adatti in modo adeguato a moltissimi utilizzatori del web e dei social, a partire da quelli che accusano lo strumento telematico delle loro nequizie stupidarie. Cercare per credere: si legge che per impedire casi come quelli della ragazza napoletana svergognata dalla pubblicazione di un video hard che la vede come involontaria protagonista e suicida per vergogna, pubblica e irresistibili, bisognerebbe censurare la rete. Possiamo dire invece che i divulgatori del video sono degli stupidi, e anche cretini e idioti? Credo non vi siano dubbi. Forse anche lei stessa, poverina, è stata un poco stupidina e imprudente anzichenò.

Se la colpa della tragedia fosse dei social e del web, sarebbe come dire che il pavimento è sporco perché la scopa non scopa bene, non perché chi la dovrebbe usare è pigro e sciatto.

Chi popola la rete di insulti anonimi è irrimediabilmente stupido, come chi crede di essere furbo perché agli altri le cose vanno male. Proviamo a pensare alla nostra esperienza, quante volte ci siamo imbattuti in persone di quel tipo?

La solita domanda: che fare? Non rinunciare mai a denunziare casi del genere, e a investire energie nello svelamento di idiozie comportamentali, ma di più, nella consapevolezza di una difficoltà radicale nell’uso della logica del concreto, vale a dire la capacità razionale di pensare in modo naturale, elementare, conseguentemente deduttivo e argomentante, lavorare su questo tema ovunque, nel piccolo di ognuno.

Si è persa di vista la nozione radicale di bene/ male, come giudizio sulla qualità morale dell’agire umano libero, ma ciò sembra dipendere sempre più dal venir meno del pensiero pensante.

L’etica trova la sua fonte nella dimensione logico-razionale che, se viene a mancare produce mostri. Il sonno della ragione genera… mostri.

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1 Comments

  1. stupidità, malignità e invidia sono i mali dell’individualista, egoista, non-pensante, meschino e arrivista. ahimè…infinite volte ci si imbatte in persone così.
    la domanda è esattamente questa: che fare?!?! “Non rinunciare mai a denunziare casi del genere” … provata anche questa ma … se anche colui che ascolta la denuncia è stupido e maligno? è una battaglia persa … anche se non si smette mai di combattere qua!!!

    L’ignoranza è l’origine di tutti i mali e una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta [Socrate docet]

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