Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

La vergogna dei cretini

TonyBlairMy dear reader,

Tony Blair, nonostante gli esiti lenti e faticosi della Commissione Chilcot, che ha stabilito l’assurdità della guerra irakena del 2003, continua a dire che “un mondo senza Saddam Hussein è un mondo migliore”. Ma si rende conto di quello che è successo dopo in Mesopotamia, il cretino, intendo Tony Blair, vergogna mondiale per il socialismo democratico e per l’intelligenza dell’homo sapiens. Meglio senza Saddam e con il “califfo” nero? Tra Sykes-Picot, Blair e Bush jr. una bella conventicola di pericolosi decisori.

Di seguito uno stralcio della relazione elaborata dalla Commissione presieduta da Sir John Chilcot, voluta dal Premier britannico del 2009 Gordon Brown, da cui si evince, più elegantemente, la conferma di quanto sopra:

“(…) The cause for war was deficient. The report found that in the run-up to the war, peaceful diplomatic options to avoid instability and WMD proliferation had not been exhausted, and that the war was therefore “not a last resort”. Intervention might have become necessary later, but in March 2003 Saddam Hussein did not pose an immediate threat and the majority of the UN Security Council supported the continuation of UN weapons inspections and monitoring. The report cleared the Prime Minister Office of influencing the Irak Dossier (the “Dodgy Dossier”), which contained the claim that Iraq possessed the ability to launch WMD within 45 minutes, and instead laid the blame for the weaknesses in its evidence on the Joint Intelligence Committe. However, he did find that references to this intelligence in government reports were over-certain and did not adequately stress uncertainties and nuance. (…)” E allora, “compagno” (per modo di dire) Blair?

Gli stronzoidi di San Benedetto del Tronto, che hanno aggredito due bengalesi e li hanno picchiati a sangue perché non sapevano il vangelo cristiano, parodia demente della tragedia di Dacca. Si vede che il web contribuisce talora ad alimentare la deficienza mentale. Cretini, vergognatevi!

Cretineria giornalistica e politica: la biologa Ilaria Capua è stata prosciolta da ogni accusa di aver manipolato e messo sul mercato dei virus; era stata crocifissa dalla stampa (L’Espresso in primis, dal 2014). Ora qualcuno si scuserà con lei che è fuggita in America, come una perseguitata? Magari anche Piercamillo Davigo dell’Associazione Nazionale Magistrati? Oppure si può quasi uccidere l’anima di una persona e poi far finta di nulla? Ascoltiamola: “Mi sento sfregiata. Come se mi avessero buttato addosso l’acido. E certe ferite non se ne vanno…». Ventisei mesi dopo esser stata sbattuta in prima pagina da l’Espresso sotto il titolo «Trafficanti di virus», dove veniva additata tra i protagonisti di un’inchiesta sui business infami sulla pelle di persone innocenti, Ilaria Capua, fino a due anni fa un vanto della scienza italiana, ha appena ricevuto la notizia che il giudice per l’udienza preliminare di Verona l’ha prosciolta «perché il fatto non sussiste». No, non voleva diffondere il virus per fare soldi dall’offerta di un vaccino. Un verdetto giunto al termine di un’indagine partita da Roma e spacchettata un po’ qua un po’ là per finire, a Verona, tra le mani del pm Maria Beatrice Zanotti.

Il fascistone razzista che ha ucciso Emanuel, fuggito dai Boko Haram con la moglie dalla Nigeria. Dal web: “Chimiary é stremata, distrutta, inconsolabile. Qui nel reparto rianimazione dell’ospedale, le stanno proponendo la donazione degli organi di Emmanuel, per dare la vita, magari, a quattro nostri connazionali… Lui, Emmanuel, che era scampato agli orrori di Boko Haram nella sua Nigeria; con lei, la sua amata compagna, era sopravvissuto alla traversata del deserto, alle indicibili violenze della Libia, alla tragica lotteria della traversata del mare. Da noi si aspettava finalmente umanità, protezione ed asilo. A Fermo, nella mia “tranquilla” provincia, ha invece incontrato la barbarie razzista (…) L’hanno ammazzato di botte dopo averlo provocato, paragonandolo ad una scimmia (…)». Con un post drammatico pubblicato su Facebook (che in poche ore è stato diffuso centinaia di volte sl web), Massimo Rossi, ex presidente della provincia di Ascoli Piceno, ha raccontato la storia di Emmanuel Chidi Namdi, 36enne nigeriano morto dopo una violenta colluttazione con un italiano (ultrà, razzista, ndr) avvenuta a Fermo, nelle Marche il 5 luglio .”

Ma questi, diversamente cretini, provano un poco di vergogna, sentimento salvifico per l’anima, o no?

Post correlati

0 Comments

Leave a Reply

XHTML: You can use these tags: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>