Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Volesse il cielo che i colori… in questa stagione triste

2015-12-31 09.35.40…diventassero più nitidi, e i contorni definiti, sembra di cogliere nel vento. La pianura è battuta da raffiche urgenti, e la pioggia ricorda autunni passati  e ne preconizza di futuri.

I colori sono un sentimento del tempo e dello spirito. Si stagliano in fondo all’orizzonte e qui vicino, temperando la stagione di tristezza che viviamo. Questa Italia sembra non uscire dal mediocre lacerto in cui si trova, da tempo. La politica è squallore quasi ovunque, e chi rappresenta non rappresenta quasi che se stesso. Autoreferenze, maldicenze, banalizzazioni, nel linguaggio e negli scritti, lanci di notizie mai nate, falsi in bilancio e nelle relazioni. Sembra un deliquio, un declino, un’irreversibile muta follia di dentro, nei cuori, nelle menti, nelle vite.

Che pensare, dire, fare, si chiederebbe chiunque, non solo Vladimir Ilich Ulianov? Non voglio usare un verbo giudiziale come “resistere”, magari tre volte iterato, quasi a voler dire che solo una parte del mondo è buona, intrisa del “Bene”, come riteneva fosse Mani, il sacerdote antico. Ché il bene a volte è inestricabile dal male: faccio fatica, spesso a distinguerlo, più facile è la sintesi, di condanna o glorificazione, ma sarebbe una lode al “falso”, al parziale, all’inautentico, al servile. Pazienza e arte del discernimento, sillogismo logico e argomentazione, uniche vie per distinguere, sceverare, individuare, indicare, eventualmente accorgersi, e, dunque, correggere se si può, il male dentro.

Ascolto per radio l’inenarrabile: sfoghi più che belluini di vendette, turpiloquio senza sentor di eleganza (nessun di questi è lettor di Pietro l’Aretino), vaniloqui sulle creme solari per i cani. Si sa che la violenza è una modalità relazionale inter-umana, dai primordi; a un certo punto l’uomo l’ha dichiarata legittima solo in capo agli “stati”, creando la deterrenza (mai funzionante) della pena capitale. L’uomo infischiandosene di tutto l’ha sempre praticata in proprio. Da qualche hanno la si apprende in tempo reale, e sembra sempre più pervasiva, anche se statisticamente non è così.

Di fronte alla pedofilia omicida si sentono sentenze di morte per radio, fatte di vendette familiari, evirazioni e abbandoni ad bestias, sollecitate da compiacenti conduttori.

Non so a che punto sia la notte, sentinella, non so; tu continua la scolta, il tuo giro di guardia sulle mura di città.

E torno all’estetista dei cani, che suggerisce creme e protettivi solari per l’estate, per le zampine che altrimenti friggerebbero sulle sabbie roventi, o per cani e gatti bianchi e a pelo raso, esposti ai raggi feroci dell’astro meridiano.

Non so a che punto sia la notte, sentinella, non so; tu continua la scolta, il tuo giro di guardia sulle mura di città.

E poi i vegani fanaticamente sul pezzo della proibizione assoluta di nutrimento dal mondo animale: la più bella nel deliquio cognitivo è questa “mangerei del miele solo se sapessi che api lo producono per divertimento“.

Non so a che punto sia la notte, sentinella, non so; tu continua la scolta, il tuo giro di guardia sulle mura di città.

Confusione totale su ciò che la famiglia, declinata al plurale, sia diventata, non nei fatti, ma nella divulgazione mediatica: arcobaleno, due madri o due padri, tre gamberi e quattro peperoni, un cantante e uno stradino, un barbiere e due talpe, una sega e un pisello.

Non so a che punto sia la notte, sentinella, non so; tu continua la scolta, il tuo giro di guardia sulle mura di città.

Ma i colori persistono nella città, a illuminare gli androni, e nei borghi più lontani a inquadrare i portoni e i cortili e gli orti e la grande campagna silente che geme al pensiero (lei pensa) che la guardia prenda sonno quando arriva alla sua garitta solinga.

Non so a che punto sia la notte, sentinella, non so; tu continua la scolta, il tuo giro di guardia sulle mura di città.

Post correlati

0 Comments

Leave a Reply

XHTML: You can use these tags: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>