Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Fermarsi ancora

disinformzioneMio gentil lettore,

per guarire la mano mi devo un po’ fermare, o almeno rallentare, come sapientemente dice il mio medico dottor Gianni. Il corpo vive, dorme, sogna, gioisce e soffre, e dà anche messaggi con febbre a 39, come ieri.

E’ un periodo duro, di dolori fisici (mano che guarisce lentissimamente, stress da impegni, problemi economici con tasse e contributi che faccio fatica a pagare, le “partite” Iva pare non abbiano dignità di lavoratori in Italia). Non c’è un “mercato del lavoro”, ma “mercati dei lavori” variopinto, caleidoscopico, differenziato, e in certi casi profondamente iniquo, ma qualcosa, sia pure lentissimamente, sta avvenendo, di non negativo. La prima avvisaglia di una minore in-equità è l’ormai lontanissimo decreto del primo Governo Prodi (1998) che abolì le pensioni baby del Pubblico impiego. Come si dice, modifiche in tempi biblici.

A proposito di lavoro e di evoluzione normativa, sabato 21 modererò presso la (bellissima) Biblioteca Civica di Codroipo una tavola rotonda dal titolo “Il Jobs act: tra Diritto al lavoro e Diritto del lavoro”, organizzato dal PD del Medio Friuli. Partecipanti: avv. Flaviano De Tina (lavorista), ing. Sergio Barel (AD di una Media azienda metalmeccanica, la Brovedani di San Vito al Tagliamento, che seguo da vent’anni), Flavio Vallan (della Segreteria della Cgil di Pordenone) e Cristiano Shaurli (consigliere regionale). Per fare informatia e non il suo contrario.

Con Mario presto faremo un giretto in Umbria, e così andremo a dare uno sguardo a Todi e Spoleto (nel cui Duomo ci sono affreschi straordinari di fra Filippo Lippi). Che bella che è l’Italia caro lettore! E’ bella e unica come morfologia, arte, enogastronomia, e non ha bisogno di loghi come quello dell’Expo “Very Bello” (che stronzata), né come quello recentissimo di Roma “Rome&You”, pura idiozia proporzionata al potenziale dell’unico neurone di cui è provvisto il sindaco Marino, forse uno dei peggiori che l’Urbe meravigliosa abbia avuto, con il suo squittente predecessore. E qui mi sovvengono non solo personaggi come Augusto, Marco Aurelio, Traiano e Adriano (e perfino Diocleziano con il suo antico federalismo), ma anche consoli repubblicani come Bruto e Collatino, il dittatore per un mese Cincinnato, Marco Tullio, Virgilio e Lucio Anneo, e molti altri di quella grandissima storia (nostra). Il confronto è impari anche con i politici nazionali e internazionali. Ho sul comodino in questo periodo i Pensieri di Marco Aurelio e il De Consolatione Philosophiae di Manlio Anicio Severino Boezio, detenuto in attesa di esecuzione capitale nelle carceri di re Teoderico, che pensava di essere stato tradito dal grande filosofo. Una consolazione, per me.

Per il resto siamo travolti dalla disinformatia, di giornali e tv (basti considerare ciò che si scrive e si dice sulle “bandiere nere”). Caratteri cubitali per raccontare il falso, caterve di professionisti della comunicazione e dell’informazione che si guadagnano la pagnotta con la menzogna. Non ti faccio neanche esempi precisi, essendo tu, caro lettore, un attentissimo e critico osservatore.

A prest, mandi, Renato

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