Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Bella ciao

25-aprile-pertiniCaro lettor del mattino, come ogni anno il 25 Aprile si scatena la stupidità, mentre il ricordo si fa memoria. Non v’è dubbio che la ricorrenza è memoria di liberazione, e che il popolo italiano vi ha partecipato settant’anni fa. In modo variegato, più o meno sincero, con non pochi opportunismi, visto che fino a un paio di anni prima erano quasi tutti “fascisti“. E’ altrettanto vero che “dall’altra parte” non tutti erano cattivi e allievi serial killer.

E’ mostrato che, nascosti nelle file dei resistenti, vi erano numerosi serial killer, che hanno agito anche dopo il ’45, specialmente in alcune zone dell’Italia, più o meno sotto il corso centrale del Po. Ieri abbiamo ascoltato l’equilibrato discorso del Presidente Napolitano, che ha giustamente ricordato i resistenti, e anche i militari che dopo l’8 settembre ’43, non si sono sbandati, ma hanno dato un contributo alla Guerra di liberazione. Il Presidente ha onorato anche i due fucilieri di marina iniquamente trattenuti in carcere, senza processo, da più di due anni, dalla cosiddetta “più grande democrazia del mondo“, l’India, così chiamata dal solito sintagma giornalistico, prevalentemente cretino. Quelli dei centri sociali, invece, hanno gridato “a morte” nei confronti di Latorre e Girone. Il solito pacifismo a senso unico, si fa per dire, quello diretto contro gli Americani USA, ma che resta silente se ad ammazzare sono gli altri.

A Roma, in piazza bandiere israeliane, visto che parliamo di lotta al nazi-fascismo e tafferugli con chi portava bandiere palestinesi. 25 aprile divisivo, invece che inclusivo, perché ci sono ancora molti che dividono manicheisticamente questo nostro mondo umano in due parti, fazioni, quella dei “buoni”, indefettibilmente perfetti e privi di ombre, e quella dei “cattivi”, che tali sono del tutto, irriducibilmente, senza possibilità di redenzione. Sappiamo invece che le cose non stanno così, antropologicamente: se vero è che delle parti o fazioni hanno commesso delitti imperdonabili (nazismo), altrettanto vero è che anche altre parti  (i regimi comunisti) hanno commesso crimini smisurati (vedere film Katyn e leggerne le fonti storiche, oppure Arcipelago Gulag).

A Udine hanno contestato Simone Cristicchi che presentava il suo lavoro Magazzino 38, sul tema dell’esodo istriano dalla Madrepatria dopo la II Guerra mondiale. Da noi vi sono ancora storici/storiche che giustificano (o negano come tale) l’eccidio di Porzus da parte del serial killer, pensionato dello Stato italiano, Mario Toffanin (Giacca).

Anch’io oggi canto “Bella ciao“, ma la liberazione vera è quella del cuore, da tutti i pre-giudizi. La vera libertà.

Così è, se vi pare, e anche se non vi pare.

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